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Ferrari, il gioco sporco delle Mercedes a Monza. Arrivabene: "Assumiamo piloti, non maggiordomi"

Giulio Bucchi
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"Noi assumiamo piloti, non maggiordomi". Risponde così Maurizio Arrivabene, team manager della Ferrari, a chi gli chiede conto del mancato gioco di squadra tra Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen al Gp d'Italia di Monza, culminato in una grande delusione e in un risultato che potrebbe costare il Mondiale al tedesco della Rossa. Raikkonen, primo al via, non ha fatto passare subito il compagno di squadra che poi è entrato in contatto con Lewis Hamilton ed è stato costretto a tornare ai box. La rimonta finale, culminata nel quarto posto, non è bastata perché il campione del mondo ha vinto anche grazie al lavoro del partner in Mercedes Valtteri Bottas, che ha rallentato Raikkonen e permesso alla sua prima guida di superarlo a 7 giri dalla fine. "Per prima cosa noi guardiamo in casa nostra - spiega Arrivabene -, e anche a voler dare ordini di squadra rischi di sbagliare. Darli in partenza è da folli, mentre in gara è un altro discorso, soprattutto se riesci a mettere in un sandwich il tuo avversario. Il danno lo abbiamo subito, il blistering accusato da Kimi è stato innescato dal seguire da vicino Bottas: so cosa dovremmo fare nelle prossime gare, ma non mi sento di criticare gli altri". Nella classifica del Mondiale di Formula 1, Hamilton ha 30 punti di vantaggio su Vettel. "Mancano 7 gare, non si molla un centimetro, abbiamo una grande macchina e i conti li faremo alla fine".

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