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Una Fiorentina da urlo, la Spal...spappolata: 3-0. I viola volano al 2° posto

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Davide Locano
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La Spal torna sulla terra. La Fiorentina stende con un netto 3-0 gli emiliani, che prima di questa partita avevano la difesa meno battuta del campionato, e sale momentaneamente al secondo posto a 10 punti (in coabitazione con il Sassuolo) scavalcando proprio la squadra di Semplici, tradita da una serie di leggerezze difensive e da un approccio 'molle' alla partita. I viola invece dopo il pari di mercoledì con la Sampdoria non si fanno sfuggire i tre punti ipotecati nel primo tempo grazie all'uno-due di Pjaca e Milenkovic, prima del sigillo nei primi minuti della ripresa di Chiesa in un match senza storia o quasi. Nessuna sorpresa tra gli ospiti, in campo con il 3-5-2 che ha dato solidità e compattezza in queste prime uscite. Davanti Petagna e Antenucci hanno in mano le chiavi dell'attacco. Dalla parte opposta Pioli ritrova Lafont tra i pali, in mezzo al campo Gerson si prende una maglia da titolare relegando Dabo in panchina. Il tridente offensivo è composto da Pjaca, Simeone e Chiesa, che rispetto ai pronostici della vigilia è in campo dal 1'. I padroni di casa partono forte da subito: Simeone al 6' scalda i guantoni di Gomis, tre minuti più tardi a Milenkovic viene annullato un gol su sponda di Gerson per fuorigioco. La reazione della Spal è affidata a un tiro cross insidioso di Kurtic che attraversa tutto lo specchio della porta. La gara si sblocca al 18': il cross dalla sinistra di Biraghi sembra innocuo, ma Fares svirgola incredibilmente il pallone per la gioia (e l'incredulità) di Pjaca, che da due passi scarta il regalo e batte l'incolpevole Gomis. I viola continuano a premere ma la Spal avrebbe modo di tornare in gioco: Antenucci però si divora un gol colpendo male di testa sul cross di Lazzari, tra i più attivi. E' la svolta del match perché pochi minuti dopo la Fiorentina raddoppia. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo Milenkovic prende l'ascensore, anticipa Felipe in marcatura e Gomis in uscita per l'incornata del 2-0. Gli ospiti si fanno vedere per un tentativo alto del solito Antenucci, ma è la Fiorentina a convincere e a sfiorare il tris con l'indemoniato Chiesa, uomo ovunque, e con Pjaca. Nella ripresa un tentativo di Petagna al 5' viene disinnescato con qualche difficoltà di troppo da Lafont. Poi sale in cattedra Chiesa, che viaggia con una marcia in più rispetto agli altri. Il figlio d'arte (con papà Enrico ad osservarlo sugli spalti) va a un passo dal 3-0 con un tiro da fuori che finisce sull'esterno della rete dopo una bella combinazione con Hancko, entrato dopo l'intervallo. Per il numero 25 però la gioia del gol è solo rinviata: all'11' infatti proprio Chiesa, in collaborazione con Milenkovic, ruba una palla in mezzo al campo. L'azione prosegue, Pjaca in area viene murato da Vicari ma la palla finisce all'esterno offensivo, che questa volta trafigge Gomis. 3-0 ed esultanza condivisa con il fratellino Lorenzo, raccattapalle in panchina. La gara di fatto si chiude qui, con Mirallas (entrato proprio per Chiesa) e Milenkovic che non riescono a piazzare il poker. C'è anche spazio per un rosso per Kurtic - poi convertito in giallo dopo l'intervento al Var - e un tentativo fuori misura di Simeone. Ma a questa Fiorentina non si poteva chiedere di più.

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