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Serie A, Napoli secondo: 2-1 al Catania. Milan ancora ko: 0-2 Fiorentina

Gli uomini di Benitez imitano la Juve: Callejon e Hamsik super, Roma a +2. A San Siro Allegri vede il capolinea

Giulio Bucchi
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Napoli e Juventus non mollano la Roma: le inseguitrici vincono e restano alle calcagna della capolista giallorossa, in vantaggio di due punti e impegnata domenica sera a Torino. Negli anticipi dell'11° turno di Serie A spicca anche l'ennesima sconfitta del Milan, la quinta, contro una Fiorentina priva di Gomez e Cuadrado. Galliani lascia lo stadio dopo il 2-0, e per mister Allegri tira sempre più una brutta aria. Hamsik e Callejon super - Al San Paolo contro il Catania il Napoli risponde alla Juve (0-1 a Parma) fa tutto nella prima mezz'ora: prima Callejon batte Andujar con un gran sinistro dal limite quindi è Hamsik a fare il 2-0 con un altro fenomenale tiro dal limite su assist di Insigne. Tutto facile per gli uomini di Rafa Benitez, anche se i siciliani provano a tornare in partita con Castro che fa 1-2 prima dell'intervallo. Nel secondo tempo, però, è sempre il Napoli a sfiorare il 3-1. Ora la testa va a mercoledì, quando gli azzurri affronteranno l'Olympique Marsiglia sempre in casa nel decisivo quarto turno di Champions League. Allegri al capolinea? - Doveva essere la partita del riscatto, invece il Milan continua ad affondare. Dopo il ko di Parma e il pareggio tra i fischi contro la Lazio, i rossoneri sono più impotenti che sfortunati contro una Fiorentina non certo al top. La squadra di Montella vince 2-0 praticamente con due tiri e due gol. Nel primo tempo punizione di Vargas deviata da Muntari e Gabriel spiazzato. Nel secondo tempo, cross di Joaquin, deviazione in tuffo del portiere brasiliano e tap in di destrezza di Borja Valero, al solito tra i migliori in campo. Balotelli ancora ammonito, nervoso, poco pericoloso. Kakà volenteroso ma troppo solo. In generale, poco peso in attacco, poche idee a centrocampo, poca tranquillità e attenzione dietro. In altre parole: un disastro, con pochissimi alibi. E ora, a giudicare dall'espressione dell'ad Galliani in tribuna, soltanto l'impegno ravvicinato mercoledì a Barcellona in Champions League garantisce al tecnico Allegri la permanenza sulla panchina rossonera.

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