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Inter, un altro fallimento. L'Eintracht si impone 1-0: nerazzurri, addio Europa

Andrea Tempestini
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Se Icardi senza l'Inter stia meglio non è dato saperlo, ma di certo l'Inter senza il suo bomber - nonché ex capitano - sta iniziando a faticare e non poco, proprio nel momento topico della stagione. A tre giorni dal derby, altro appuntamento cruciale dell'annata, i nerazzurri salutano amaramente l'Europa League agli ottavi di finale. La resa matura di fronte al proprio pubblico, a San Siro, ma non è certo inattesa. Un po' perché Spalletti aveva mezza squadra in infermeria o non in lista Uefa, un po' perché l'Eintracht Francoforte si è rilevato avversario ostico e gagliardo proprio come si ipotizzava al momento del sorteggio. Il gol di Jovic, in avvio, non ha fatto altro che certificare il momento di difficoltà della squadra, che una volta passata in svantaggio non è più riuscita ad uscire dalla spirale negativa in cui è piombata ed è rimasta in piedi solo grazie alle parate del proprio capitano. Per passare il turno però, dopo lo 0-0 dell'andata, servivano i gol. Proprio quelli che stanno mancando da Icardi. E che difficilmente potevano arrivare dai giovani della Primavera Merola ed Esposito, buttati nella mischia nel finale per disperazione da Spalletti ed emblema del caos che avvolge attualmente l'Inter. Spalletti si gioca subito la carta Keita, al rientro, a guidare l'attacco con il tridente Candreva-Politano-Perisic alle sue spalle. Il problema per l'Inter è che la gara si fa subito tremendamente in salita. Un errore di testa in disimpegno di De Vrij spalanca un'autostrada a Jovic, che resiste al ritorno dell'olandese e scavalca Handanovic con un elegante colpo sotto. Non che la partenza dei nerazzurri sia stata entusiasmante, visto che il capitano aveva aveva già dovuto salvare sul rasoterra di Kostic con tanto di traversa centrata da Haller sulla ribattuta. Insomma non certo l'avvio che Spalletti si poteva augurare. Sotto di un gol e in piena emergenza l'Inter prova timidamente ad alzare il proprio baricentro soprattutto dalla metà del primo tempo in poi ma l'Eintracht, quasi a ricordare quanto possa essere pericoloso in contropiede, al 26' raddoppia con Haller, per fortuna dei nerazzurri pescato in posizione di fuorigioco sul cross dalla destra di Da Costa. Handanovic è di nuovo decisivo in chiusura di frazione con un doppio intervento strepitoso prima sul tiro di Gacinovic poi su Haller, appostato in area piccola e anticipato coraggiosamente dal portiere sloveno. Nella ripresa Handanovic è ancora protagonista sul tentativo in contropiede di Haller, ma i padroni di casa almeno battono un colpo con Politano, che rientra sul sinistro e conclude a lato non di molto. Spalletti prova a cambiare qualcosa passando alla difesa a tre con l'inserimento di Ranocchia e nel suo miglior momento si aggrappa a Politano, l'ultimo ad arrendersi per davvero. I minuti però passano e le speranze dei nerazzurri si affievoliscono, tanto che il tecnico nerazzurro si gioca il tutto per tutto inserendo prima Esposito e poi Merola. Le occasioni migliori però le creano i tedeschi, che in pieno recupero mancano il colpo del ko con Jovic, fermato solo da uno strepitoso Handanovic, di gran lunga il migliore dei suoi. A questa squadra, a maggior ragione nel giorno dell'assenza di Lautaro, però manca terribilmente un centravanti. E qualche sicurezza in più. Non il miglior viatico verso la stracittadina di domenica.

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