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Pep Guardiola alla Juventus? La clausola che rende il sogno possibile

Davide Locano
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L'arrivo di Pep Guardiola alla guida della Juve fa impazzire la Borsa. E soprattutto fa guadagnare bene gli azionisti e gli speculatori. Il titolo dapprima s' impenna del 5% fino a 1,51 euro finendo in vetta al paniere che raccoglie i titoli più importanti del listino. Poi perde quota sotto il peso delle smentite. Chiude comunque a 1,44 euro con una limatura dello 0,1% rispetto alla chiusura di mercoledì. Un risultato comunque di grande robustezza tenuto conto che la media generale del listino segna una perdita del 2,1%. A dare fuoco alle polveri è un' indiscrezione rilanciata dall' agenzia Agi. Annuncia l'ingaggio di Guardiola per quattro anni a venticinque milioni a stagione. Vengono forniti anche particolari molto circostanziati. La firma è prevista per il 4 giugno. Venerdì 14 ci sarà la presentazione ufficiale. Proprio quel giorno, scrive l' agenzia, i tour per visitare l' Allianz Stadium con il relativo Juventus Museum sono stati improvvisamente e misteriosamente sospesi. Insomma ci sono tutti gli elementi per dare credibilità all' indiscrezione. I colpi a sorpresa, commenta l' agenzia, stanno ormai diventando un marchio di fabbrica della gestione Agnelli/Paratici. Basti pensare all' arrivo di Cristiano Ronaldo la scorsa estate, tant' è che le quotazioni delle agenzie di scommesse sul prossimo tecnico della Juve riguardo mister Guardiola sono precipitate. Leggi anche: Juve, l'allenatore lo sceglie CR7? SOCI SODDISFATTI A guadagnare molto, invece, sono stati gli azionisti della Juventus che grazie a tutti questi colpi di mercato hanno visto più che raddoppiare il valore delle azioni. Basterà ricordare che a fine giugno la quotazione vivacchiava intorno a 0,66 euro. All' inizio di luglio è partita la scalata che ha portato il 16 luglio il titolo a 0,8 euro con l' annuncio ufficiale del fuoriclasse portoghese. Il giorno del suo debutto in squadra il titolo era già a un euro. Il 20 settembre aveva toccato la punta a 1,8 euro. La prima ad avvantaggiarsi della scalata era stata Exor, la cassaforte di casa Agnelli. Possiede il 64% della Juve che a giugno quando sono cominciate le prime indiscrezioni su Ronaldo valeva circa 400 milioni. A settembre superava i 700. Più o meno la stessa cifra investita dalla Juve per l' operazione Ronaldo (357 milioni). È vero che quelli relativi a Exor sono calcoli puramente teorici visto che la famiglia Agnelli non ha intenzione di vendere azioni della squadra di calcio. Tuttavia servono a capire le dimensioni dell' affare. Il possibile arrivo di Guardiola sta ripetendo il copione già visto. Il titolo aveva perso circa il 30% dopo la sconfitta con l' Ajax precipitando vicino a un euro. Prima le notizie sull' uscita di Allegri e poi le indiscrezioni su Guardiola hanno riportato le quotazioni in alto. La Consob ha acceso un faro su movimenti così repentini e violenti. In genere sono analisi che non portano da nessuna parte. Tanto più che sembrano destinati a durare ancora qualche giorno. Da quanto risulta, infatti, ci sono ancora molti ostacoli da superare per sognare di avere Guardiola sulla panchina bianconera. Tutto sarebbe meno complicato se la Uefa escludesse il Manchester City allenato dalla superstar spagnola dalla Champions League per avere il bilancio non in ordine (fair play finanziario). C' è sempre la possibilità che Guardiola faccia valere la clausola rescissoria ma il rischio è di dover pagare una penale piuttosto salata. ALTERNATIVE Se salta la trattativa con Pep c' è sempre l'alternativa rappresentata da Pochettino. Da quanto risulta Paratici è andato a Londra per parlare con i dirigenti del Tottenham. E' chiaro però che prima di arrivare ad una decisione bisognerà aspettare la finale di Champions League. Sembrano perdere quota le candidature di Sarri che non piace a Nedved e quella di Simone Inzaghi. di Nino Sunseri

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