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Mario Balotelli: "Fuori dalla Nazionale per colpa mia. E del razzismo"

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Davide Locano
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«La Nazionale? Bella domanda. Penso che non sono più in Nazionale perché ho colpe anch'io. Al Liverpool ad esempio non ho giocato bene ed era normale che non fossi convocato. Poi ci sono state altre cose. Adesso non so se dipenda dal mio carattere un po' forte, o perché è più comodo non chiamarmi, o per il razzismo. Non lo so, ma di sicuro non è colpa mia se non sono in Nazionale». Sono le parole dell'attaccante Mario Balotelli in una intervista a 'Canal +'. «Futuro? Non escludo di restare, ma non ho parlato con i dirigenti. A Brescia mi piacerebbe tornare un giorno, ma non credo l'anno prossimo, mi piacerebbe giocare a casa. Restare a Marsiglia il prossimo anno? Perché no, è una opzione -prosegue l'ex Milan e Inter-. La mia è stata una stagione positiva. Ma quelli che mi criticano perché non difendo abbastanza sono stupidi perché sanno che non sono un Tevez o un Cavani che pressa tutti. E poi pure io presso, ma magari non come si aspettano i tifosi. Pazzo forse lo sono in campo, perché voglio vincere e sono istintivo, ma fuori sono un tipo tranquillo, e non uno stupido. L'immagine del pazzo me l'hanno etichettata i giornalisti inglesi. Non ho mai preso a freccette nessuno. È vero invece che ho avuto un maiale in casa. Me l'avevano regalato spacciandolo per un maiale nano che poi è cresciuto e così l'ho dato via». Infine sul tema razzismo. «È importante che chi si può far ascoltare come me prenda posizione anche per dar voce a chi subisce discriminazioni nella vita normale e non ha la potenza di essere ascoltato. Quello che non capisco è come non ci si rivolti contro ogni discriminazione dicendo: 'stai zitto' a chi insulta. Se sono allo stadio, magari con mio figlio e il vicino insultano qualcuno, perché è nero o gay, io gli tiro le orecchie. Uscire dal campo si può, ma non mi alleno tutta una settimana per poi uscire dal campo per colpa di uno che ha fatto lo scemo. È più facile individuare lo scemo e mandare via lui», conclude Balotelli.

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