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Inter, Antonio Conte parte vincendo ma adesso chiede i bomber

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Cristina Agostini
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La prima amichevole della stagione va presa con le pinze, ma è anche uno spiraglio da cui si può osservare il futuro. Nel caso dell'Inter, poi, era indicativa perché Conte è radicalmente diverso rispetto al predecessore Spalletti. Per questo motivo, il 2-1 (firmato Sensi e Brozovic, più la rete di Kryeziu per i padroni di casa) con cui la squadra nerazzurra sconfigge il Lugano, terza forza svizzera, è di secondaria importanza rispetto agli indizi e al fatto che questi indizi siano (quasi) tutti positivi. Quasi perché a deludere ci si mettono alcune riserve, subentrate al 60': Dalbert concede lo spazio da cui nasce il gol di Kryeziu; Joao Mario e Borja Valero non reggono il ritmo, calato infatti dopo il loro ingresso. Ma per il resto, dallo spiraglio escono raggi luminosi. Dopo una sola settimana, la formazione nerazzurra recita molti passaggi del vangelo secondo Conte. Il nuovo dogma tattico è basato sulla difesa a tre, in cui D' Ambrosio agisce da terzo di difesa, nella casella che con ogni probabilità gli verrà contesa da Godin, con De Vrij al centro e Skriniar sul centrosinistra. Secondo Conte, siccome gli interpreti sono di livello, potranno cavarsela da soli, garantendo un uomo in più in fase offensiva. Convincono anche i singoli attesi al varco. Su tutti, Perisic, non solo per l' assist a Brozovic: reinventato nel ruolo di esterno a tutta fascia, sembra un lontano parente del giocatore discontinuo visto con Spalletti perché è obbligato a rimanere dentro il gioco. Sulla destra viene rispolverato Candreva, apparso ancora indietro a livello di condizione atletica, ma di sicuro più utile nel 3-5-2 che nel vecchio 4-2-3-1. L' attacco nerazzurro, composto dall' astro nascente Esposito e Longo, è impossibile da giudicare, dunque l' attenzione era rivolta al centrocampo. In attesa di Barella, che si unirà alla squadra durante la tournée asiatica (partenza il 18 luglio), il tecnico schiera Gagliardini come incursore, con Sensi e Brozovic a governare il pallone e il ritmo. Sono questi ultimi due a segnare le reti nerazzurre, entrambe da fuori area: una notizia per una squadra che lo scorso anno raramente tirava dalla distanza. Anche per questo motivo Nainggolan è stato escluso dal progetto con riserva: non ha partecipato al test per raggiungere la moglie malata, ma sarà convocato per la tournée asiatica, a differenza di Icardi. La conclusione da fuori è una richiesta di Conte, che ha cominciato ad allargare l' arsenale dell' Inter. L' altra è il ritmo di gioco, più alto, al netto della ruggine dei muscoli. Tutti cercano di applicare quanto richiesto dal tecnico: scontata la risposta ai nuovi dettami, non l' efficacia immediata. In sostanza, Conte ha gettato le basi della nuova era, ora aspetta gli attaccanti: Dzeko non si muoverà finché Higuain non accetterà la Roma, mentre per Lukaku si tratterà nei prossimi giorni con l' intenzione di chiudere sabato prossimo, quando l' Inter affronterà lo United a Singapore. Il tecnico sta facendo il suo, la società vuole consegnargli presto il tassello mancante. di Claudio Savelli

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