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Inter, la mossa del presidente Zhang per prendersi l'Europa: posto Eca nel mirino

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Davide Locano
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Diciamo la verità: pochissimi di noi hanno idea di cosa sia l' Eca. Sfruttiamo wikipedia (lo fanno tutti): «L' Associazione dei Club Europei (Eca) è un organismo che rappresenta le società calcistiche a livello europeo. Lo scopo della Eca è quello di proteggere e di promuovere il calcio dei club europei». Benissimo. Questa Eca sembra in effetti un' associazione piuttosto inutile, ma in realtà molti tra i capoccioni del calcio vogliono entrarci perché 1) Fa molto figo dire «io faccio parte dell' Eca» e 2) permette ai vari presidenti di questo e quel club di avere un certo tipo di peso anche a livello continentale. Andrea Agnelli, per dire, è il presidente del cucuzzaro dal 2017, quando ereditò la poltrona da Karl-Heinz Rummenigge. Veniamo al punto. Ieri a Ginevra è iniziata l' assemblea generale dell' associazione che terminerà oggi con l' elezione del nuovo Executive Board. Per il posto destinato alle squadre italiane nel consiglio d' amministrazione è iniziato un duello rusticano tra il «vecchio» Aurelio De Laurentiis e il «giovane» Steven Zhang (il nuovo board «scadrà» nel 2023 e sarà composto da 11 membri eletti + 4 rappresentanti dell' Eca nell' Uefa Professional Football Strategy Council). Trattasi in definitiva di una sorta di sfida tra Napoli e Inter per nulla banale, perché chiarisce come i due club siano seriamente intenzionati a «prendere potere» laddove gira il grano sonante e si prendono le decisioni che contano. Chi vincerà? Non ne abbiamo la minima idea e, anzi, ipotizziamo che questa mattina i due possano decidere di trovare un accordo molto all' italiana del genere «lascio spazio a te, ma tu lavori anche per me». Di sicuro il tentativo del numero 1 dell' Inter sconfessa coloro che non hanno mai visto di buon occhio la nuova proprietà cinese. La famiglia Zhang, al contrario, ha intenzioni serissime: lo ha fatto capire a suo tempo tappando l' emorragia a bilancio (qualche centinaio di milioni messi sul piatto), lo ha ribadito portando a Milano il meglio del meglio tra i dirigenti pallonari (Giuseppe Marotta), lo ha certificato blindando uno dei migliori tecnici al mondo (Antonio Conte, con 11 milioni di ingaggio è il più pagato della serie A), a sua volta accontentato sul mercato in (quasi) tutte le sue richieste. Ebbene, nell' ambito di un processo di cambiamento passato più dagli uffici che dal campo di calcio, Zhang Jr prova ora il grande salto per marcare a vista il collega bianconero Agnelli, già vincitore degli ultimi otto scudetti. Tentativo di imitazione in pura salsa cinese? Può darsi, ma il dato di fatto è che il colosso Suning ha capito che per sfidare la corazzata torinese è essenziale tentare di operare allo stesso livello, con gli stessi strumenti e, perché no, sfruttando gli stessi uomini. Ed eccoci all' Eca. Zhang ci prova, ma gli tocca fare i conti con il combattivo De Laurentiis, capace negli ultimi anni di aumentare il suo «peso» a livello Europeo in qualità di chairman del Marketing and Communication Working Group (tradotto: si è occupato di strategie commerciali e di comunicazione dell' Eca). Il collega nerazzurro, dal canto suo, ha rivestito un ruolo fondamentale per l' assegnazione delle Olimpiadi 2026 a Milano e Cortina (grazie a lui i membri cinesi del Cio hanno optato per la soluzione italiana). Oggi il responso. di Fabrizio Biasin

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