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Juve, che fatica: Verona battuto 2-1. Per gli scaligeri un rigore sbagliato, tre pali e un'espulsione

Stefano Boffa
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C'è voluta più fatica del previsto, ma alla fine la Juventus è tornata a vincere. All'Allianz Stadium di Torino, i bianconeri sono riusciti a battere per 2-1 un volenteroso Hellas Verona, autore di una partita dignitosissima e punito ben oltre i propri limiti. Dopo il pareggio di Madrid contro l'Atletico, Sarri ha voluto fare un po' di turnover ed ha regalato spazio a chi ha giocato meno in queste prime partite: fuori Szczesny, De Ligt, Pjanic, Khedira e Higuaín e dentro Buffon, Demiral, Ramsey, Bentancur e la "joya" Dybala. Per quanto riguarda il Verona, l'unico cambiamento rispetto a settimana scorsa è stato l'inserimento di Di Carmine in attacco al posto dello squalificato Stepinski. L'Hellas parte bene con un pressing alto ed aggressivo che sorprende una Juventus fin troppo compassata in fase di possesso palla, che poi darà i suoi frutti a partire dal 21' con 17 secondi di pura follia: Di Carmine riceve un filtrante in area e viene steso da un impacciato Demiral, l'arbitro La Penna non può fare altro che indicare il dischetto. Lo stesso Di Carmine va a calciare il rigore, ma colpisce il palo a Buffon spiazzato. Sulla ribattuta ci prova Lazovic, ma questa volta è la traversa a salvare la Juventus. L'azione prosegue, con Faraoni che mette un nuovo pallone al centro rinviato da Bonucci di testa. Sulla sfera vagante arriva Veloso, che con una straordinaria conclusione volante dalla lunga distanza sorprende Buffon e porta in vantaggio gli scaligeri. La Juve non resta a guardare e, al 31', riesce subito a trovare il pari con cui si va all'intervallo grazie ad Aaron Ramsey, bravo e fortunato nel trovare la deviazione beffarda di Gunter sul suo tiro dal limite dell'area che mette fuori causa Silvestri. Leggi anche: Brescia, colpo contro l'Udinese: 1-0, alla Dacia Arena decide il gol di Romulo Nella ripresa, il copione non cambia, con la Juve che non riesce a palleggiare come vorrebbe e il Verona che pressa a spron battuto, ma già in apertura di ripresa, al 49', la Vecchia Signora trova il gol vittoria: Cuadrado riceve palla in area e Gunter, ancora lui, lo stende ingenuamente. La Penna fischia il suo secondo rigore di giornata e Cristiano Ronaldo, dal dischetto, non perdona per il 2-1 Juventus. La squadra di Juric è colpita, ma non del tutto affondata e da calcio da fermo crea diversi grattacapi alla distratta retroguardia juventina grazie ai palloni insidiosi di Miguel Veloso, ma Buffon è riuscito a fare buona guardia. In uno di questi, è stato necessario il salvataggio di Bonucci sulla conclusione a botta sicura di Di Carmine. Lazovic e Veloso, poi, si rendono protagonisti di una doppia occasione colossale: il primo riceve in area un pallone dalla destra da Faraoni e si fa parare il tiro al volo da Buffon; il secondo, sulla respinta, colpisce la traversa. Scampato il pericolo, la Juve inizia a gestire e manca il colpo del k.o. con Matuidi, che sbaglia il pallonetto dopo un'uscita a vuoto di Silvestri. Nel finale, lo stesso centrocampista francese propizia l'espulsione per doppia ammonizione di Kumbulla che pone fine alle speranze di rimonta dell'Hellas.  La Juventus vince e sale a quota 10 punti in classifica, ma è ancora lontana dall'eseguire alla perfezione i dettami del gioco voluto da Sarri; il Verona, invece, incappa nella seconda sconfitta di fila, però conferma quanto di buono fatto vedere nelle prime tre partite. Giusto un appunto: tre espulsioni su quattro partite giocate sono veramente troppe.

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