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Riscatto Lazio: poker al Genoa con Milinkovic e Immobile. Alla Roma basta Dzeco

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Maria Pezzi
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Ottima vittoria della Roma a Lecce che sale a undici punti in classifica e resta in zona Europa. Per i salentini ancora una sconfitta, a fronte di una buona prestazione. Parte bene la squadra capitolina che nei primissimi minuti ha un buon possesso palla ma la prima occasione da gol è del Lecce con Petriccione al 5', bravo a raccogliere l'assist di Falco dal fondo che precedentemente aveva superato Kolarov con un tunnel, ma il tiro del centrocampista leccese viene parato da Pau Lopez. Poco dopo pugliesi ancora vicini al gol ma il tiro a giro da fuori area di Babacar esce di poco. La Roma spera nella massima punizione all'8' quando Lucioni tocca palla con la mano in area, per l'arbitro e per il Var, però, è tutto regolare. I giallorossi ospiti si svegliano e cercano la via del gol: Mkhitaryan al 12' mette sul fondo la palla che gli viene servita da Kluivert e dopo un minuto Mancini va a botta sicura di testa, trovando però l'opposizione di Calderoni. Il caldo influenza molto la gara, la Roma fa possesso e il Lecce gioca in ripartenza e dopo mezz'ora c'è il primo cooling break. Della pausa ne beneficia principalmente la squadra di casa che in pochi minuti ha due occasioni: Pau Lopez para la conclusione di Babacar da fuori al 37' e poco dopo con Mancosu che con una grande cavalcata dalla destra, supera Kolarov ma non inquadra bene la porta.  Gli undici in campo nella ripresa sono gli stessi dell'inizio, com'è uguale anche la trama di gioco: è la Roma che mantiene molto più la palla ma a dispetto della prima frazione di gioco, si rende più pericolosa, crescendo sempre di più. La prima azione del secondo tempo è proprio della squadra di Fonseca al 48' con Diawara la cui conclusione è alta. I capitolini schiacciano sempre di più il Lecce e al 56' Dzeko sfrutta benissimo il cross dell'armeno Mkhitaryan e di testa supera un non impeccabile Gabriel. Dopo il gol Liverani prova a mischiare le carte: dentro Imbula al posto di Tachtsidis e Petriccione diventa nuovo regista. Il Lecce si rimbocca le maniche e per circa cinque minuti riesce a mettere sotto la Roma. L'azione più pericolosa è quella conclusa da Calderoli il cui sinistro viene deviato in angolo da Florenzi. Al 79' la Roma può raddoppiare: Lucioni gioca ancora di mano in area e questa volta è rigore ma Gabriel neutralizza il tiro di Dzeko distendendosi sulla sinitra. Dal successivo angolo ancora brivido per i tifosi di casa, ma l'azione termina con un nulla di fato. Il Lecce si lancia avanti per trovare il pari ma al secondo dei sei minuti di recupero, rischi ancora con Zaniolo, entrato precedentemente, che a tu per tu con il portiere avversario serve Kluiver che si allunga la palla e la perde. Al triplice fischio, la Roma può festeggiare.  Pronto riscatto della Lazio, che all'Olimpico travolge il Genoa per 4-0 e cancella l'amara sconfitta di San Siro contro l'Inter. Simone Inzaghi affida l'attacco dei biancocelesti alla coppia formata da Immobile e Correa. Di contro Andreazzoli lancia Sanabria e Kouamé in attacco, ma al primo affondo la Lazio passa con una bella combinazione sulla corsia sinistra che porta Immobile ad appoggiare per Milinkovic-Savic che, poco fuori area, piazza un piattone mancino che al 7' beffa il portiere Ionut Radu sul secondo palo. Primo gol in campionato per il serbo e Lazio avanti. Partita combattuta con il Genoa a tentare qualche sortita offensiva e i padroni di casa a vedersi annullato il raddoppio realizzato al 37' da Luis Alberto, per un fallo ad inizio azione visto dal Var proprio dello spagnolo. Raddoppio che si concretizza al minuto 40 con Stefan Radu che raccoglie un tocco corto da calcio d'angolo per esplodere una conclusione che si infila all'incrocio dei pali. Esordio al gol in questo torneo anche per il romeno. Nel recupero Immobile si divora il tris e la Lazio.  Nella ripresa Andreazzoli prova a mischiare le carte, tirando fuori Barreca e Lerager per inserire Pajac e l'ex biancoceleste Pandev. Niente da fare per il Grifone che al 59' subisce anche la terza rete della Lazio: ancora Milinkovic-Savic protagonista, perfetto il suo assist filtrante, per ispirare l'inserimento di Caicedo (entrato pochi minuti prima per Correa) che solo davanti a Ionut Radu lo dribbla per poi mettere dentro con il mancino da posizione defilata. Come per i primi due marcatori di giornata, anche per l'ecuadoriano primo gol in campionato. Il Genoa si sveglia al 71' con un gran sinistro dalla distanza di Criscito, Strakosha si distente e devìa in corner. Al 73' colpo di testa di Sanabria e ancora Strakosha ci mette i guantoni per respingere. Al 78' poker laziale: Luiz Felipe parte in percussione dalla difesa, salta due uomini prima di piazzare Immobile solo davanti al portiere dei rossoblù, piattone che gonfia la rete ed esultanza per l'attaccante che corre ad abbracciare Simone Inzaghi: definitivamente spente le polemiche degli ultimi giorni. Poco dopo applausi per Immobile che esce per far esordire in A l'olandese Adekanye, classe 1999 proveniente dal Liverpool. Senza recupero l'arbitro fischia la fine e la Lazio sale a quota 10 punti in classifica. Il Genoa resta in piena bagarre retrocessione.

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