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Cristiano Ronaldo verso il ritiro? Le parole che preoccupano la Juventus: "Tra uno o due anni..."

Stefano Boffa
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"Amo ancora il pallone, mi piace far divertire i tifosi e chiunque sia legato a me. Non è una questione di età, dipende tutto dalla mentalità. Negli ultimi cinque anni ho iniziato a percorrere una strada che mi vede lontano dal calcio, quindi chi può sapere che cosa accadrà tra uno o due anni?" Un brivido corre lungo la schiena dei tifosi non solo della Juventus, ma di calcio in generale, al sentire questa frase pronunciata da Cristiano Ronaldo e riportata da SportBible, in occasione della presentazione del suo profumo Play it Cool. Ma cosa c'è dietro? Possibile che un giocatore come il portoghese, attualmente il top che può offrire il calcio a livello mondiale (e se non lo è, poco ci manca), stia già pensando ad appendere gli scarpini al chiodo tra uno o due anni al massimo, magari per diventare imprenditore a tempo pieno? Analizziamo con ordine la situazione. Leggi anche: Juventus, l'analista promuove il club: "Debito sostenibile, possibili altri colpi" Attualmente, Cristiano Ronaldo ha un contratto con la Juve fino al 2022 e guadagna 30 milioni a stagione, date e cifre che lasciano presagire davvero un'idea di porre fine al calcio giocato da parte del fuoriclasse lusitano, ma c'è anche dell'altro: come ha stabilito il rapporto di Red Card Report del 2019, Ronaldo è il giocatore più influente sul web, soprattutto in Asia, dove ora la Juve sta attuando un'importante operazione di marketing di cui CR7 n'è l'elemento portante, in particolar modo in Cina (non è un caso che i bianconeri giochino molto spesso le loro gare di campionato il sabato pomeriggio alle ore 15:00 e che siano diventati il club più influente della Repubblica Popolare Cinese). Può davvero la Vecchia Signora liberarsi di un giocatore come Cristiano Ronaldo in così breve tempo, considerata la sua importanza a livello tecnico e di merchandising? Pare veramente difficile da crederlo, anche se certe frasi creano comunque un certo effetto. D'altronde, il suo atteggiamento competitivo difficilmente lo farà arrivare ad una decisione così drastica in un futuro così immediato. L'indizio lo lascia lo stesso CR7 sempre nell'intervista concessa a SportBible: "Sono serviti molti anni di duro lavoro, sacrifici e passione per raggiungere quello che ho oggi nel calcio. Fuori non sono ancora a quei livelli, ma sono un tipo competitivo e non mi piace essere il numero 2 o il numero 3. Io voglio essere il numero uno. E ce la farò, al cento per cento". 

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