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Roma, Petrachi si scusa per le dichiarazioni post-Cagliari: "Ero furioso per il gol annullato a Kalinic"

Stefano Boffa
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Gianluca Petrachi fa retromarcia. Le sue infelici dichiarazioni post-partita di Roma-Cagliari sul calcio come uno sport non per signorine avevano causato un pandemonio, tanto da far irritare il direttore di TGLa7 Enrico Mentana, il presidente della Roma James Pallotta, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, il ct della Nazionale italiana femminile di calcio Milena Bertolini e la capitana della medesima Sara Gama. Adesso, il ds giallorosso è stato costretto a ritornare sui suoi passi e a scusarsi tramite l'Ansa per le frasi pronunciate in un momento di grande nervosismo (eufemismo): "Intendo scusarmi se qualcuno si è sentito offeso dalle parole che ho utilizzato. Non era affatto mia intenzione insinuare che il calcio sia uno sport solo per uomini e non adatto alle donne. Ero molto arrabbiato perché non era stato convalidato un gol che ritenevo assolutamente regolare e volevo sottolineare quanto il calcio sia - ed è sempre stato - uno sport fisico e di contatto. Il calcio è di tutti e alla Roma siamo molto orgogliosi della nostra squadra femminile e di promuovere il calcio femminile". Leggi anche: Roma, la polemica post-partita di Petrachi non va giù a Mentana: "Che piagnisteo..." Tralasciando la convinzione sulla validità del gol di Kalinic (la spinta del croato su Pisacane era netta), la pezza messa non è stata così male, considerando che Petrachi non è nuovo a gaffe dinanzi ai microfoni, come nel caso del lapsus sulla trattativa Dzeko-Inter quando lui era ancora sotto contratto con il Torino e che potrebbe costargli una squalifica per tre mesi. La diplomazia non pare essere il suo forte.   

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