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Nba, esordio da favola per Nicolò Melli con i Pelicans, nessun italiano meglio di lui: sarà protagonista?

Stefano Boffa
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Miglior impatto con l'Nba non avrebbe potuto averlo Nicolò Melli. All'esordio assoluto nella lega americana con la casacca dei New Orleans Pelicans, l'ala grande italiana non ha affatto sfigurato nel match che ha visto la sua franchigia impegnata sul parquet dei Toronto Raptors campioni in carica, realizzando la miglior prestazione all'esordio di sempre da parte di un cestista azzurro. 14 punti totali in 20 minuti giocati (5/7 al tiro, di cui 4 triple), conditi da 5 rimbalzi e 2 assist, superano di gran lunga il record finora detenuto da Marco Belinelli, che all'esordio in Nba con i Golden State Warriors (contro gli Utah Jazz nella stagione 2007-08) mise a segno 6 punti in 12 minuti di gioco. L'ex Fenerbahçe, arrivato a giocarsi questa chance all'apice del suo processo di maturazione, si è difeso alla stragrande nonostante il calo nell'overtime, sostituendo come meglio poteva l'infortunato Zion Williamson (prima scelta al draft 2019 ed erede designato di Anthony Davis) e diventando il favorito per un posto da titolare da ala grande per i prossimi match nei confronti di Derrick Favors e Jahlil Okafor, le cui prestazioni sono risultate inferiori a quella dell'italiano (6 punti, 7 rimbalzi e 2 assist per il primo, 8 punti e 2 rimbalzi per il secondo). Una scelta valida in più per il coach dei Pelicans Alvin Gentry, peccato, però, che la prestazione di Melli non sia servita per evitare la sconfitta alla franchigia della Louisiana, caduta contro i canadesi all'overtime per 130-122. Poteva andare meglio a livello di squadra, ma a livello individuale Melli ha dimostrare di poter dire la sua e ritagliarsi uno spazio importante in questa Nba 2019-20. 

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