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Giorgio Terruzzi dopo il Gp in Messico: "Cosa manca alla Ferrari. Bene Vettel, ma..."

Stefano Boffa
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Un suicidio sportivo in piena regola quello di cui si è resa protagonista la Ferrari nel GP del Messico. Nonostante la conquista della prima fila (si ringrazi Verstappen per il regalo), la Rossa non è riuscita ad amministrare la gara e si è fatta beffare dalla Mercedes di Lewis Hamilton, sempre più vicino alla conquista del suo sesto titolo mondiale. Come scrive Giorgio Terruzzi sul Corriere della Sera, la Ferrari ha completamente toppato la gara soprattutto a livello strategico, perché Leclerc, che aveva conquistato la pole position nelle qualifiche, si è ritrovato fuori dal podio per via di scelte discutibili dal muretto e Vettel è stato addirittura rallentato da due macchine doppiate in bagarre nel momento decisivo della gara. Inoltre, la scelta delle gomme è stata fallimentare e i problemi al pit stop (Leclerc ha fatto due soste e, in una di esse, ha avuto un problema col fissaggio gomma che lo ha tenuto ai box per 6 secondi) hanno permesso alle Mercedes di guadagnare terreno (Bottas è riuscito a conquistare la terza piazza nonostante la partenza dalla sesta posizione e l'incidente avuto durante le qualifiche). Leggi anche: Charles Leclerc e Sebastian Vettel, convivenza impossibile in Ferrari? L'analisi di Giorgio Terruzzi In altre parole: per Terruzzi la Mercedes ha quel qualcosa in più che la Ferrari non ha, soprattutto nella gestione della gara dal punto di vista strategico, perché la macchina almeno rispetto ad inizio stagione c'è, ma in gara sono ancora troppi gli errori "umani" commessi dalla scuderia di Maranello: "Niente di comparabile con la prima parte del Mondiale. Ma è difficile che un weekend si chiuda senza intoppi, vuoi a causa di errori di chi guida, di rogne varie, di complicanze ai box".     

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