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F1, le pagelle del Gp di Austin: Hamilton 10, tra Fangio e Schumi. Vettel non basta, Ferrari da 4

Leonardo Filomeno
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Lewis Hamilton 10 - All'ombra della stella solitaria, tra Fangio e Schumi, diventa campione del mondo per la sesta volta. Fame, bravura, testa. Comunque la si voglia vedere, una bomba.

Valtteri Bottas 9 e mezzo - Quarta vittoria del 2019. Un (bel) po' meno timido del solito. Weekend e gara da ripetere. Ne sarà capace?

Alexander Albon 9 - È un super Albon quello che, dopo il contatto iniziale con Sainz, scivola giù e poi, fortissimo, rimonta dritto al quinto posto. Si merita tutto. Bravo.

Max Verstappen 8 - Scatenato, come al solito super famelico, stavolta prudente di nuovo. Terzo posto. Prova a soffiare ad Hamilton il secondo verso la fine, ma niente. Però guarda al futuro e sorride.

Sebastian Vettel 7 e mezzo - Cento volte in prima fila. Subito giù. Salta una sospensione, è ritiro prima del decimo giro. Zero colpe per il pilota. Scure su un weekend molto positivo, e su uno spirito combattivo dopo tanto tempo ritrovato. Un 4 alla Ferrari è pure troppo. "Disastrosa", a detta dello stesso Mattia Binotto. Compleanno amaro.

Daniel Ricciardo 7 - Dopo tre gare no, di nuovo in zona punti. Lui non male, la macchina... lasciamo perdere. Il compagno Hulkenberg, come al solito, spento. Nono.

Carlos Sainz 7 - Peccato per quel contatto con Albon. Cento gran premi per il "vecchio" 25 enne, stavolta ottavo. Il compagno di scuderia Norris fa un po' meglio, settimo. McLaren in crescita.

Sergio Perez 6 e mezzo - Partito dalla pit-lane per non essersi pesato, si riscatta nel suo Messico. Energica rimonta fino alla settima, poi decimo. Zero punti per il compagno Stroll, che benissimo, tanto per cambiare, non fa. Alè

Pierre Gasly 6 - Con la Toro Rosso, e meno pressioni, fa bene. Ma stavolta punti nisba, come l'anonimo compagno di squadra.

Kimi Raikkonen 6 - Per un pelo fuori dalla zona punti, che non accumula dal rientro dalle vacanze. Non finisce qui, non finisce così.

Charles Leclerc 6 meno - Fino a fine gara in quella quarta, inguardabile posizione. Il motore 2, montato per evitare penalità dopo una perdita d'olio, non è il massimo della vita ma è in generale che il weekend non luccica. Suo il giro veloce. Per Ferrari, déjà vu Ungheria inquietante. Niente podio. Ahia.

Kubica 5 - Prevedibile ritiro, fine carriera in chiaroscuro. 17esimo il compagno Russel. Williams 'da buttare'.

Antonio Giovinazzi 4 - Pit stop lungo. Alfa in caduta libera. Punti? "Aspetta e spera, che poi s'avvera...".

Kevin Magnussen 4 - Ritiro alla fine. Haas dove sei?

Romain Grosjean 3 - Non pervenuto. Haas, regia di Dario Argento.

 

 

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