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Serie A, l'allarme di Andrea Agnelli sul calcio italiano: "Rischiamo delle perdite fino a 8,5 mld”

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"Stiamo osservando una perdita di bilancio per il settore compreso tra i 6 miliardi e mezzo e gli otto miliardi e mezzo per il biennio 2020-21. Impatto anche sul calciomercato: 2 miliardi e 600 milioni  in meno in un anno”. E sulle riforme del calcio: “Dovranno essere adottate in conformità con l’Eca. L’Uefa non potrà decidere da sola”. Così Andrea Agnelli, presidente della Juventus, manifesta tutta la sua preoccupazione per il calcio post-pandemia.

 

 

“Non siamo ancora nella posizione di capire pienamente cosa sia successo alla nostra industria e cosa la crisi significhi per i club. La Deloitte Money League annuncia una perdita di due miliardi di euro per queste due stagioni ma temo sarà di più. Nella scorsa stagione abbiamo avuto solo 3-4 mesi di stadi vuoti, di sconti commerciali, di sconti per le emittenti, mentre quella in corso sarà una stagione intera senza tifosi allo stadio", spiega il numero uno bianconero.

 

 

 E per quanto riguarda i diritti tv Agnelli racconta che, "in Germania hanno perso il 10% e ci sono a livello internazionale broadcaster che non stanno pagando i loro debiti. Ecco perché penso che questa stagione andrà peggio, riteniamo che la perdita complessiva di questi due anni per la nostra industria sia fra i 6,5 e gli 8,5 miliardi di euro. Quest’anno ci sono stati movimenti per 3,9 miliardi di euro contro i 6,5 dell’anno passato. Significa 2,6 miliardi in meno da un anno all’altro, senza contare gli aspetti della solidarietà dei club. Questo ci dimostra che stiamo navigando in mari molto mossi”, conclude il presidente della Juve.

 

 

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