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Milan e Ibrahimovic, cambia tutto? Dopo il derby, la tentazione di Stefano Pioli

Federico Strumolo
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Quattro sconfitte nelle ultime otto partite di campionato e 7 gol subiti solo la scorsa settimana contro Spezia, Stella Rossa ed Inter (a fronte di appena due gol segnati, entrambi ai serbi in E-League). Basta osservare questi numeri per accorgersi che qualcosa nel magnifico Milan di Pioli, capace di dominare il 2020 con 79 punti conquistati in campionato (6 in più rispetto all'Inter, seconda nella classifica dell'anno solare) e zero sconfitte dalla ripartenza post-lockdown, si sia spezzato. È presumibile pensare, dunque, che a Milanello il tecnico ed il suo staff siano al lavoro per trovare delle soluzioni che permettano al Milan di uscire dalla mini crisi in cui è entrato, ma che potrebbe diventare maxi in caso di ko domenica contro la Roma, a 5 lunghezze dal Diavolo. Dopotutto il sistema tattico attuale (il 4-2-3-1) ha dato grandissime soddisfazioni, permettendo al Milan di attuare un gioco bello, veloce e vincente. Ma la sensazione è che nell'ultimo periodo sia diventato più prevedibile, probabilmente perché, oggi, gli avversari conoscono le armi rossonere, ridottesi anche a causa delle molte assenze forzate. Potrebbe essere quindi arrivato il momento di cambiare, per ripartire. Ed in questo caso le possibili soluzioni a disposizione di Pioli sono tante, a cominciare dalla difesa a 3. Tomori, Kjaer e Romagnoli formerebbero un eccellente trio difensivo e permetterebbero agli esterni, Calabria e Theo, di essere più liberi di attaccare, proprio come gli interisti Hakimi e Perisic, protagonisti nel derby.

 

 


Sanremo zona rossa - Ma la zona di campo in cui sembra maggiormente pagare il Milan nelle ultime settimane è il centrocampo, non più dominante come nei mesi scorsi. L'assenza di Bennacer, che nel 2021 ha collezionato appena 92' in campo in A (tra la vittoria 2-1 a Bologna e la sconfitta 2-0 in casa dello Spezia), sembra aver spezzato l'equilibrio che si era trovato nella coppia tra l'algerino e Kessié. Un passaggio ad un centrocampo a tre potrebbe accelerare l'inserimento di Tonali nei meccanismi rossoneri. D'altronde in via Aldo Rossi considerano il centrocampista ventenne il futuro del Milan e nella scorsa stagione a Brescia, Tonali, ha saputo fare grandissime cose con due mezzali ai suoi lati (ma può anche agire da interno, con Bennacer al centro). E Ibra? Lo svedese, nonostante l'imminente viaggio a Sanremo (che sarà zona rossa fino al 5 marzo: davvero è una buona idea andare?), è una certezza per Piolima pure lui è rimasto penalizzato dal peggioramento del gioco. Per aiutarlo, e renderlo meno isolato, l'idea sarebbe di affiancargli un'altra punta. E qui il ballottaggio è tra Rebic - che lo scorso anno approfittando degli spazi aperti da Ibra ha segnato ben 11 gol (mentre prima dell'arrivo dello svedese era fermo a zero) - e Leao, che ha sempre avuto un'ottima intesa in campo con il gigante di Malmoe.

 

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