Euro 2020, Giorgio Chiellini: "Nessun inginocchiamento". Gli azzurri dicono no al politicamente corretto, schiaffo alla sinistra
Alla fine gli Azzurri di Roberto Mancini non si inginocchieranno durante la partita con l'Austria. Il capitano della Nazionale Giorgio Chiellini, al momento infortunato, ha spiegato: "Non c’è stata nessuna richiesta, quando capiterà e ci sarà la richiesta dell’altra squadra, ci inginocchieremo per sentimento di solidarietà e sensibilità verso l’altra squadra". E ancora: "Cercheremo sicuramente di combattere il razzismo in altro modo, con delle iniziative insieme alla Federazione nei prossimi mesi". Evidentemente, come scrive il Corriere della Sera, anche l'Austria - che poteva chiedere l’autorizzazione fino a un’ora prima della partita - ha deciso di non avanzare la richiesta.
La decisione dell'Italia insomma è legata a quella dei suoi avversari. La richiesta è necessaria, perché l’arbitro deve fare un fischio preliminare prima del calcio d’inizio, per dare il tempo di inginocchiarsi. È la stessa procedura che si segue quando si osserva il minuto di silenzio in segno di lutto. Il gesto dell'inginocchiamento viene fatto in supporto del movimento contro il razzismo nato in America dopo la morte di George Floyd, il cosiddetto Black Lives Matter. Le pressioni nei confronti degli azzurri affinché si inginocchiassero sono partite qualche sera fa dal segretario del Pd Enrico Letta. Il leader dem aveva invitato tutti a farlo, dopo che nella partita contro il Galles solo in cinque avevano deciso di inginocchiarsi (Belotti, Bernardeschi, Emerson, Pessina e Toloi).
Ulteriore pressione in giornata era arrivata anche dall'ex presidente della Camera Laura Boldrini: "I gesti simbolici sono importanti per affermare i valori. Per questo alcuni di noi decisero, in Parlamento, di inginocchiarsi per il Black Lives Matters". Poi la frecciatina alla nazionale: "E' giusto farlo anche sui campi di calcio. Tiferò gli Azzurri. Però dispiace per la loro scelta di non scegliere".