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Woods, sospetto doping

Medico indagato nega

Albina Perri
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La bufera che travolge Tiger Woods non sembra destinata ad arrestarsi. Dopo lo scandalo sulle sue numerose relazioni extraconiugali e i problemi familiari conseguenti, arriva il sospetto di doping. Secondo i media statunitensi, uno specialista in medicina sportiva, Anthony Galea, è finito sotto inchiesta in Canada e negli Stati Uniti per aver distribuito prodotti dopanti a molti atleti. Fino a qui non ci sarebbe nulla di preoccupante per Tiger, se non fosse che il campione del golf l'anno scorso era in cura dal dottor Galea per recuperare dopo l'operazione al ginocchio a giugno. Il medico avrebbe quindi potuto somministrare al golfista sostanze proibite per fargli ritrovare una perfetta condizione fisica nel minor tempo possibile. Galea è stato fermato alla frontiera tra Usa e Canada lo scorso 15 ottobre con una borsa piena di farmaci, nello specifico di Actovegin, un componente sintetizzato dal sangue dei vitelli, in grado di velocizzare i tempi di recupero dopo interventi chirurgici. I legali del medico negano che il loro assistito abbia somministrato sostanze illegali a Woods o ad altri atleti da lui curati, come il campione olimpico dei 100 metri Donovan Bailey e la nuotatrice statunitense Dara Torres.

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