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Tokyo 2020, il segreto di Marcell Jacobs? Nicoletta Romanazzi: come ha risolto il dramma del padre

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Marcell Jacobs ha ringraziato tante persone per l’oro olimpico nei 100 metri che lo ha incoronato in qualità di uomo più veloce del mondo. A Tokyo 2020 l’atleta azzurro ha fatto la storia dello sport italiano: il suo 9’’80 è stato qualcosa di incredibile (oltre che record europeo), costruito con una buona partenza e poi una gara letteralmente dominata. Un ringraziamento speciale Jacobs lo ha dedicato a Nicoletta Romanazzi, una delle prime persone a essere nominate dopo il trionfo in finale.

 

 

“Ha cambiato il mio atteggiamento, mi ha trasformato”, ha dichiarato Jacobs in merito alla sua mental coach. Quest’ultima è stata intervistata dal Corriere della Sera per capire che tipo di lavoro ha svolto con Marcell: “Lavoriamo assieme da un anno ed è stato un periodo straordinario. Viene a trovarmi a Roma o ci sentiamo al telefono. Marcel aveva un enorme potenziale, con esercizi di respirazione siamo riusciti a sbloccare il rapporto irrisolto col padre. Parliamo di tutto, mai di cose tecniche, per quello c’è il suo coach”.

 

 

Ovviamente quando Jacobs ha tagliato il traguardo davanti a tutti, per la Romanazzi è stato un momento davvero speciale: “Gli ho visto esprimere alla perfezione il lavoro fatto insieme, ha messo in pratica tutto ciò che ci eravamo detti in questi mesi. A volte a Marcell si bloccavano le gambe prima delle gare. Era come se avesse un elastico che lo tratteneva da dietro”. Ieri però è stata tutta un’altra storia: “Quando ho visto il suo sguardo ai blocchi, mi sono detta: farà benissimo”.

 

 

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