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Max Verstappen e Toto Wolff, rissa anche sulla serie di Netflix: l'ultima frontiera della guerriglia

Lorenzo Pastuglia
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A inizio anno arriverà la quarta stagione della serie tv Netflix Drive to Survive, dedicata al mondo della F1. Una serie però controversa per alcuni piloti, come Max Verstappen, che l’ha sempre odiata dicendo che “riflette una realtà del Circus completamente glamour, quando il nostro mondo non è così”. Se il 33 ha poi commentato che non parteciperà alle riprese, restando lontano dalle telecamere, ha trovato tempo fa il pensiero contrario dell’a.d. McLaren, Zak Brown.

 

Nelle ultime ore, poi, anche il team principal Mercedes, Toto Wolff, gli è andato contro: “All’inizio non avevamo intenzione di partecipare perché volevamo concentrarci sulla nostra attività in pista, ma mi sbagliavo – ha ammesso il manager austriaco dopo il weekend di Austin –, si tratta chiaramente di un grande successo. In tutto il mondo è stato il documentario numero 1 di Netflix per un po’ di tempo, ed è divenuto parte della Formula 1. Si vede che è davvero benefico”.

 

La critica a Max e il commento sul GP di Austin
Wolff ha poi criticato il no a Netflix di Max: “Dobbiamo rimanere fedeli ai valori dello sport e di questa competizione, senza trovare espedienti – ha aggiunto – ma è pur vero che la competizione è anche sinonimo d’intrattenimento e questi ragazzi ci hanno portato in una nuova dimensione. Il feedback che riceviamo dagli appassionati è enorme, specialmente negli Stati Uniti”. Mentre su una possibile terza gara oltreoceano, Toto ha commentato: “Mi è piaciuto rimanere imbottigliato nel traffico per un’ora per raggiungere il circuito di Austin – ha concluso l’austriaco – ora abbiamo una grande opportunità. All’estero facciamo già molto bene, ma questo è solo l’inizio”.

 

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