Cerca
Logo
Cerca
+

Vittorio Feltri nel pallone: "L'Atalanta mi fa godere. Come con la moglie: ci litighi, ma con amore"

Esplora:

Vittorio Feltri
  • a
  • a
  • a

Per gentile concessione dell'editore Rizzoli pubblichiamo un estratto del libro di Vittorio Feltri Atalanta, la Dea che mi fa godere. Conversazione con Cristiano Gatti (pgg. 162, euro 17).

Cari amici della Dea, per noi orobici l'Atalanta è come la moglie. Qualche volta la sgridiamo, ma lo facciamo con amore e pronti a fare subito la pace. Fin da bambini proviamo un grande amore per la nostra squadra che, nonostante per qualche tempo abbia fatto su e giù dalla serie B alla serie A, è la società provinciale che ha il record della permanenza più lunga nel massimo campionato italiano. Per decenni l'Atalanta è stata una specie di Cosa Nostra bergamasca. La sua tifoseria era considerata come una banda di delinquenti, benché non avesse mai combinato grossi guai negli stadi. E pensare che uno dei capi degli ultras un giorno ormai lontano mi fermò per strada e mi raccontò che lui è la sua troupe di scalmanati, d'estate, durante le ferie, si recavano in Africa dove in tre settimane costruivano asili, scuole e ospedali senza ricevere in cambio alcun compenso. Mi mostrò le fotografie delle opere realizzate e restai a bocca aperta inducendomi a dare un mio modesto contributo finanziario. Oggi le cose sono cambiate. I nerazzurri hanno fatto irruzione nel grande calcio nazionale e internazionale grazie alla gestione di un fenomenale imprenditore, Antonio Percassi di Clusone (Valle Seriana), detto Tone. Il quale fu un giocatore atalantino, un difensore tosto: non aveva i piedi di Maradona, ma in campo era sempre al posto giusto e fino a 26 primavere fu titolare fisso. Poi si stancò di tirare pedate e si ritirò per andare a fare il mestiere che rispondeva in pieno alla sua naturale vocazione: l'uomo d'affari. Entrò nella piccola azienda edile del padre che trasformò rapidamente in un modello, rivelando doti manageriali di altissimo profilo. Tanto è vero che ha creato mille iniziative tutte di successo in vari campi economici.

 

 

 

LA CONQUISTA DEL PARADISO

Quando ha rilevato le quote di maggioranza della sua ex squadra nessuno pensava che potesse portarla in alto. Noi tifosi scatenati eravamo abituati a vivacchiare in fondo alla classifica e ci accontentavamo di barcamenarci, traendo soddisfazione da alcune vittorie con gli squadroni avvezzi a stare nelle zone alte della graduatoria. Percassi, forte delle sue esperienze, quella di terzino robusto e intelligente, e quella di manager di vaglia, ha preso in mano la società e l'ha portata in paradiso. Non solo dal punto di vista degli eccezionali risultati sportivi, ma anche da quello finanziario. Infatti i bilanci della Dea sono sorprendentemente attivi, esattamente come tutte le ditte guidate dal presidentissimo, capace di aver assunto personaggi abili calcisticamente, a cominciare dall'allenatore, Gasperini, le cui doti sono certificate dal rendimento suo e da quello degli atleti. Ogni stagione l'Atalanta vende calciatori affermati a prezzi stellari e compra alcuni sconosciuti che l'aria di Bergamo trasforma in campioni. Le affermazioni dei nerazzurri continuano a stupire e hanno fatto innamorare di loro molti appassionati di calcio di altre città. Questa squadra oggi è ammirata dalle Alpi alla Sicilia, suscita simpatia e ammirazione. E noi atalantini storici dopo ogni partita positiva ci gonfiamo il petto d'orgoglio, nelle nostre case quando gioca la Dea scende un silenzio religioso, lo schermo della televisione diventa un oggetto sacro, e ad ogni gol esplode una gioia incontenibile, dopo di che è tutto un tintinnio di bicchieri.

 

 

 

TUTTO IN FAMIGLIA

Mi vergogno un po' a scriverlo, ma questa meravigliosa squadra poderosa è amata come se fosse una componente famigliare. Il mio umore dipende dalle sue prestazioni, se va come al solito, bene, sorrido e gioisco insieme con i miei figli e mia moglie, altrimenti mi incupisco, mi innervosisco come un amante tradito, anche se mi sforzo di giustificare la sconfitta attribuendone le cause all'arbitro, secondo un costume che disapprovo ma che adotto ogni volta. Ogni atalantino di provata fede per me, per noi, è un fratello col quale è piacevole conversare. La condivisione del tifo ti avvicina alla felicità. Forza Atalanta, vinci per noi. Se l'unica che ci fa godere. 

 

 

 

Dai blog