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Calisto Tanzi è morto a 83 anni. Parmalat, Parma e crac finanziario: l'ultima drammatica foto

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È morto Calisto Tanzi, l'uomo che tra anni 80 e 90 ha scalato l'economia e lo sport italiani e internazionali prima con la Parmalat e poi con la contemporanea esplosione del Parma nel calcio. Due avventure intrecciate e che lo hanno poi trascinato in un devastante crac finanziario nel 2003, segnando la rovina dell'uomo e dell'imprenditore. Tanzi aveva 83 anni. Una delle sue ultime foto pubbliche risale al 2012, quando entrò in aula nel tribunale di Bologna con un sondino al naso e drammaticamente dimagrito.

All'inizio della sua carriera da imprenditore, Tanzi è stato uno dei precursori delle promozioni commerciali dei propri marchi, legando a doppio filo la Parmalat ai volti più famosi dello sport globale, a partire dallo sci (con i campionissimi Gustav Thoeni e Ingemar Stenmark) fino alla Formula 1, con i piloti superstar Niki Lauda e Nelson Piquet e la scuderia Brabham. Ma è con l'acquisto del Parma, a metà degli anni 80, che Tanzi compie il definitivo salto nell'immaginario collettivo non solo del nostro Paese. La squadra emiliana, fino a quel momento realtà marginale del grande calcio e relegata senza grandi ambizioni in Serie B, prima approda in A nel 1990 e poi diventa nel giro di poche stagioni una grande del pallone, in grado di competere per la vittoria con le storiche big italiane ed europee.

La vittoria della Coppa Italia nel 1992, contro la favoritissima Juventus di Baggio e Trapattoni, fu l'antipasto a un ciclo irripetibile a cui di fatto mancò solo lo scudetto: il Parma, con giocatori come Minotti, Brolin, Grun, Melli e Dino Baggio, vinse la Coppa delle Coppe nel 1993 contro l'Anversa, venne sconfitto dall'Arsenal un anno dopo ma nel frattempo conquistò la Supercoppa europea contro il super Milan di Berlusconi, vinse ancora contro la Juventus la Coppa Uefa nel 1995. Poi il salto definitivo, anche economicamente, con la creazione della supersquadra che con Malesani in panchina arrivò a un'altra Uefa nel 1999: Buffon, Thuram, Cannavaro, Sensini, Veron, Crespo, Chiesa. Una formazione costruita sborsando negli anni centinaia di milioni di euro. Risorse drenate anche dalla Parmalat, che pochi anni dopo crollò come un castello di carte sotto il peso di irregolarità nei bilanci. Tanzi finì in carcere, poi ai domiciliari per questioni di salute. 

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