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Mario Sconcerti, "a cosa pensa Allegri". Una brutale sentenza: Juventus verso un altro fallimento sportivo

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Una "sconfitta ben pagata". Il vero obiettivo di Juventus e Napoli non è più lo scudetto, assicura Mario Sconcerti, ma il quarto posto che vale l'accesso alla Champions League della prossima stagione. Che si traduce in decine di milioni di euro sicuri, sotto forma di incassi, contratti pubblicitari e premi per i risultati sportivi. Ossigeno puro per le casse dei club travolte dal Covid, fondamentali per poter pianificare il futuro. Senza, sarebbe il tracollo. 

 

 

 

 

Secondo l'editorialista del Corriere della Sera, decano del giornalismo sportivo italiano, è questa la sentenza del pareggio 1-1 del posticipo del 20esimo turno di Serie A. "Un risultato poco decifrabile - scrive Sconcerti -. Un pareggio danneggia chiunque a questi livelli, ma nel gioco è stato più continuo il Napoli, più compatto". La Juve ha vissuto di iniziative estemporanee e individuali. "Si sono mostrate entrambi inferiori al Milan di San Siro e all'Inter degli ultimi due mesi. Ma credo che sia Napoli che Juve non pensino più allo scudetto, conta il famoso quarto posto". 

 

 

 

 


E il Milan? "Riprende il discorso con se stesso" e "conferma il suo diritto ad andare fino in fondo". Il 3-1 rossonero ha fatto arrabbiare molto Josè Mourinho (anche con arbitro e Var): "Ha ragione quando chiede di farsi mandare a Trigoria una certificazione - ironizza Sconcerti -. Ma ha soprattutto ragione quando dice che la differenza tecnica tra il Milan e i suoi è stata netta. Il Milan ha un passo collaudato, un sentimento di squadra che la Roma". Non è questo il momento di chiedersi cosa sarà il Milan alla fine di maggio, conclude l'editorialista: "Probabilmente l'Inter sarà più forte. Conta che il Milan cresca nei tanti modi che Pioli conosce e continui a mostrare qualità, personalità, identità, anche schierando formazioni sempre diverse".

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