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Margherita Granbassi, dalla scherma a Santoro: "In pedana molte omosessuali, chi mi ha corteggiata"

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"La scherma non ha un ambiente facile". A raccontare il dietro le quinte sportivo è Margherita Granbassi, ex campionessa del fioretto, ora presentatrice con alle spalle importanti esperienze nel giornalismo. Per lei, bellissima, il fascino in pedana aiuta ben poco: "Magari in altri ambiti mi ha agevolato: in questo sono stata fortunata". Eppure tra i colleghi sono stati in parecchi a cadere ai suoi piedi, anche donne. "Nella scherma c'è parecchia omosessualità, soprattutto tra le straniere", confessa al Corriere della Sera per poi rivelare di aver avuto una corteggiatrice. Guai però fare i nomi: "Non potrei mai! Al massimo mi sbilancerei su qualche straniero". 

 

 

In ogni caso per la Granbassi la scherma non è uno sport più libertino di tanti altri: "Si condividono passione, tempi e spazi, così scatta la legge del maso chiuso". Oltre allo sport, un'altra passione caratterizza l'ex campionessa: il giornalismo. A portarla su quella strada il nonno e un prozio: "Ero stregata dai loro racconti. Così quando ho avuto occasione di fare esperienze giornalistiche non me le sono perse". Da lì la sua avventura ad Annozero, il programma condotto da Michele Santoro: "È stata un'esperienza importante e dura: mi hanno classificata politicamente, ho sofferto. In quel momento io e la politica eravamo le cose più lontane che potessero esserci". D'altronde Santoro era classificato come un uomo di sinistra: "C'era strumentalizzazione. Mi incavolavo per le critiche, ma mi arrabbiavo anche per le lodi sperticate. Ma certe occasioni vanno colte. Non tutte, peraltro: io ho detto più dei no che dei sì".

 

 

Annozero è costato alla Granbassi anche la divisa: "Ho dovuto lasciare l'Arma, a malincuore: rischiavo di essere un burattino, senza conoscere il burattinaio. Uscì un'intervista a Francesco Cossiga, che non aveva nemmeno visto la prima puntata: gridava allo scandalo per una 'Carabiniera vestita da velina che andava da Santoro'. Era un attacco gratuito: il mio look era quanto di più serio si potesse immaginare". 

 

 

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