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Massimiliano Allegri, l'ultimo miracolo: "Da novembre ad oggi". Ciò che pochi hanno notato: una Juve da scudetto?

Lorenzo Pastuglia
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La Juve è tornata una squadra stabile nelle ultime 12 partite. Parola di Mario Sconcerti, che sul Corriere della Sera inizia così il suo editoriale sulla Vecchia Signora: “Sono 12 partite che viaggia al ritmo dell'Inter. Era il 30 ottobre, molto tempo fa. Da allora l'Inter ha giocato una partita in meno, ma resta la conferma che la Juve ha trovato stabilità. Se allarghiamo lo sguardo scopriamo che in questo tempo la Juve ha dato 14 punti al Napoli, 7 al Milan e 3 all'Atalanta. Cosa significa? Prima di tutto che l'Inter si è presa gli stessi distacchi dai suoi avversari, poi che Inter e Juve sono da due mesi e mezzo le squadre più regolari. In un campionato con i gradini sfalsati e spinto da continue accelerazioni mediatiche, questo dato calmo ha un grande valore”. 

 

 

 

L’Inter resta la più continua di tutti, ma la Juve, secondo Sconcerti, ha diritto a qualsiasi posto dietro di lei. “E non conta l'avversario battuto sabato dalla Juve (l’Udinese, ndr), ma conta la lunga serie di gare in cui ha fatto meglio delle altre”. E intanto i nerazzurri sono stati bloccati da Gasperini nella trasferta di Bergamo, dove entrambe “non si sono mai superate nelle due partite giocate — aggiunge Sconcerti — Sono come complementari, l'Inter è molto più geometrica, l'Atalanta corre e ha forza fisica, ma ha perso semplicità, parla ancora bene, ma dice spesso le stesse parole. L'Inter è andata più vicino a vincere anche senza una profonda convinzione. Il risultato va bene a entrambe ma porterà probabilmente il Milan più vicino all’Inter, così come la Juve è subito alle spalle dell’Atalanta". 

 

 

 

Per l’ex opinionista di Sky “è un campionato che cambia abitudini, non è chiaro dove porterà. Bergamo ha un po' sgualcito la figura di un'Inter inarrestabile. Era sbagliata la premessa, gli avversari esistono sempre, anche se faticano a creare il disordine che vorrebbero. Stanno pesando impegni e contagi, cambiano le piccole certezze quotidiane, le valutazioni sicure, torniamo un po' appesi anche nel calcio, costretti ad aspettare con inquietudine ogni partita”. Dopo le prime cinque, intanto resta un posto per l'Europa League: “Si fanno avanti Torino e Verona, restano le altre — conclude Sconcerti — Oliveira arriva e segna il rigore, ma è il portiere a salvare la Roma. Scamacca è al 9° gol, forse è lui l'uomo vero in questo inverno di angeli che continuano a cadere sulla terra del peccato”.

Per l’ex opinionista di Sky “è un campionato che cambia abitudini, non è chiaro dove porterà. Bergamo ha un po' sgualcito la figura di un'Inter inarrestabile. Era sbagliata la premessa, gli avversari esistono sempre, anche se faticano a creare il disordine che vorrebbero. Stanno pesando impegni e contagi, cambiano le piccole certezze quotidiane, le valutazioni sicure, torniamo un po' appesi anche nel calcio, costretti ad aspettare con inquietudine ogni partita”. Dopo le prime cinque, intanto resta un posto per l'Europa League: “Si fanno avanti Torino e Verona, restano le altre — conclude Sconcerti — Oliveira arriva e segna il rigore, ma è il portiere a salvare la Roma. Scamacca è al 9° gol, forse è lui l'uomo vero in questo inverno di angeli che continuano a cadere sulla terra del peccato”.

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