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Sanremo 2022, Gianluca Grignani massacrato: "Cose orribili, dovete vergognarvi", accusa pesantissima

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Contro Gianluca Grignani hanno scritto di tutto. La grande vergogna si è scatenata in tempo reale, mentre il 49enne cantautore milanese si stava esibendo sul palco del Festival di Sanremo in duetto con il giovane Irama, ex rivelazione di Amici di Maria De Filippi. I due artisti stavano eseguendo la cover di La mia storia tra le dita, storico successo di Grignani datato 1995, e su Twitter i telespettatori hanno iniziato a bombardarlo senza ritegno. Battute cattivissime sulla forma fisica, su un suo presunto stato di alterazione, su una performance da rivedere. In generale, il clima è quello pesante del body shaming, delle insinuazioni, degli indiscreti che sfociano nell'offesa personale. 

 

 

 

 

In poche ore, il messaggio di inclusività lanciato da Drusilla Foer su quello stesso palco è andato a farsi benedire, e l'impressione è che se a venire preso ferocemente in giro sia un uomo, tutti si sentano in diritto di infierire. 

 

 

 

 

Ma qualcuno, tra gli addetti ai lavori, ha avuto il coraggio di alzare il dito, uscire dal silenzio e dire come stanno le cose. "Io mi vergognerei. Non se fossi in lui. Se fossi in voi", scrive su Instagram Massimo Cotto, decano del giornalismo musicale e rock italiano. "Voi che avete scritto cose orribili, che vanno oltre il legittimo diritto di critica - è la sua invettiva al popolo di Twitter -. Voi che l'avete deriso e offeso senza capire. Siete dei miserabili. Ha più dignità lui nel farsi vedere così, sofferente, esagerato e incerto, che voi nel massacrarlo. Non si distrugge chi non sta bene. Io oggi sto dalla parte di Gianluca Grignani. E grazie a Irama per essere stato anche lui dalla sua".

 

 

 

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