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Milan, Stefano Pioli è... per sempre? Indiscrezioni dopo il derby, il piano di Maldini e Massara. E lui...

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Il derby e quella vittoria che ha riaperto il campionato. Il Milan non ha mai smesso di crederci, anche dopo la controversa sconfitta con lo Spezia e il pari con la Juve, che avevano portato l’Inter a un potenziale +7 in classifica (con la gara da Bologna ancora però da giocare). “Una partita più equilibrata di quanto si è detto — ha detto Stefano Pioli ai microfoni di Radio Anch'Io Sport su Radio1 —. Il mio rinnovo? Io qui sto bene, ho un grande rapporto con il club e i dirigenti. Siamo in piena sintonia, a oggi direi che potrei rimanere qui per sempre, poi si sa che il calcio è pieno di dinamiche". Il tecnico di Parma è tornato anche sull'episodio da cui è nato il primo gol di Giroud, contestato dall'Inter: "È l'arbitro che decide come interpretare i falli, poi i giocatori devono adeguarsi. In Europa certi mezzi falli non si fischiano e non puoi fermarti a protestare. Io sono per non fischiare i mezzi falli, perché il calcio è un gioco di contatto". 

 

 

Lo Scudetto, Kessie, Ibra e Maignan
Ora per il 19esimo Scudetto ci si può tornare a credere: "La classifica non è ancora completa, mancano dei recuperi — ha detto ancora Pioli — Quindici partite e 45 punti a disposizione sono tanti. C'è grande equilibrio e bisognerà spingere tanto, penso ancora che Inter e Juventus siano le squadre più forti". Poi alcuni commenti sui suoi giocatori: “Kessie è un giocatore talmente intelligente che può giocare in varie posizioni, ha fatto un ottimo lavoro in fase difensiva nel primo tempo poi Brahim Diaz è entrato molto bene in campo e ha dato brillantezza — ha aggiunto — Franck è un grande professionista, determinato, sereno e vedremo”. Su Ibra: “Per ora è fermo ma rimane una risorsa importante per noi. Ora è tranquillo, sta facendo di tutto per rientrare e vedremo. Non sarà mai un peso, ma una risorsa importantissima. Sta facendo crescere molto la squadra. Maignan? Lo conoscevo per averlo affrontato l'anno scorso in Coppa Uefa, da lì lo abbiamo seguito. È un giocatore di grande personalità, volontà e determinazione. Un portiere di alto livello”.

 

 

Pioli, futuro a lungo termine col Milan?
Intanto, secondo La Gazzetta dello Sport, il tecnico parmigiano può aprire un ciclo lungo con il Milan. E pensare che alla fine della stagione 2019-20 poteva seriamente dire addio al club, dopo aver sostituito Marco Giampaolo (tornato alla Samp e che incontrerà domenica prossima a San Siro) per lasciare spazio a Ralf Rangnick, oggi allenatore del Manchester United. Il rapporto con Elliott è splendido e la proprietà londinese lo stima, riconoscendogli grandi doti tecniche e di gestione del gruppo. Idem l’intesa con Maldini, Massara e i giocatori, che gli vogliono bene e hanno cominciato a cantargli “Pioli is on fire” sul pullman tempo fa, per un’idea nata da Saelemaekers, Kessie, Brahim Diaz, Théo Hernandez e Castillejo. E il rinnovo fino al 2023 è già arrivato, mentre il tecnico di Parma, a quota 119 gare con il Milan, insegue gli altri allenatori rossoneri. Massimiliano Allegri, però, è ancora lontano, a quota 178 match.

 

 

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