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Josè Mourinho, "senza palle da Serie C"? Il mister sbrocca e i giocatori stanno con lui: Roma, rumors dallo spogliatoio

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Lorenzo Pastuglia
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Un ko contro l’Inter che non ci voleva, il conseguente sfogo di Mourinho (arrivato già dopo i sei gol presi contro il Bodo in Norvegia) tanto duro da non passere inosservato a Trigoria. Tra José Mourinho e la Roma non sono tempi felici. Se il pubblico il tecnico portoghese ha più volte sottolineato come la squadra “giochi bene”, in privato le accuse dello Special One si sono sentite eccome. L’ultima, quella arrivata pochi giorni fa dopo il ko per 2-0 contro i nerazzurri di Simone Inzaghi in Coppa Italia, quando l’ex tecnico del Triplete interista ha accusato senza mezzi termini i giocatori di scarsa personalità.

 

 

Il Corriere dello Sport prova a tracciare i motivi della crisi. Per un tecnico “estremo” come Mourinho, una Roma per troppi anni lontana dalla lotta al titolo, senza mai trovare il coraggio di saltare in avanti, non è un bene. E il portoghese sarebbe disposto nello smantellare il gruppo che ha ereditato, dopo aver già imposto Abraham, Rui Patricio e Sergio Oliveira e aver rilanciato Zaniolo e Cristante. Lo Special One non è troppo interessato alle conseguenze nell’immediato, e quindi alla partita contro il Sassuolo, perché “non ho particolari obiettivi di classifica in questa stagione”. È concentrato piuttosto sulla trasmissione della mentalità vincente, alternando durezza e dolcezza a seconda dei momenti.

 

 

Quest’anno rimangono come obiettivi quello di un piazzamento soddisfacente in campionato per entrare in Europa l’anno prossimo, e una Conference League ancora da giocare, con gli ottavi di finale in programma tra 10 e 17 marzo. I giocatori, intanto, sono abbastanza abituati alle scariche di adrenalina di Mourinho, perciò non sono troppo turbati dalle parole. Tanto che i principali referenti di Mourinho nello spogliatoio, tuttavia, si sobbarcheranno il compito di reagire in modo costruttivo: dal capitano Pellegrini, che contro il “suo” Sassuolo torna titolare, a Cristante e Mancini, proveranno a trascinare il plotone dalla parte giusta. Con l’allenatore, per forza.

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