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La vergogna durante la finalissima della Roma. Vedete questa foto? È da censura | Guarda

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No, alcuni tifosi la classe non ce l’hanno proprio. E tra i diversi respinti di Roma e Feyenoord per le strade di Tirana, nelle ore precedenti alla finale di Conference League vinta dai giallorossi per 1-0 sugli olandesi, la tensione è arrivata a mille anche in campo. Il popolo di Rotterdam presente sulle tribune dello stadio albanese, però, è andato decisamente oltre. Tanto che alla mezz’ora del primo tempo, poco prima del gol decisivo di Nicolò Zaniolo, le scintille tra i supporter e Tammy Abraham hanno provocato brutti gesti: il lancio di alcune banane gonfiabili contro l’ex Chelsea. Momenti non sfuggiti all’occhio delle telecamere, che hanno ripreso tutto.

 

 

Il precedente nella stagione 2014-15 con Gervinho protagonista

L’azione è andata così: palla ad Abraham sulla fascia destra, scatto verso la porta avversaria e solo l’intervento di Senesi ha evitato che l’attaccante inglese riuscisse a raggiungere la porta. Da qui le immagini ci mostrano l’ex Chelsea battersi con forza la sua mano sul cuore. Un gesto per rispondere al lancio vergognoso delle banane gonfiabili contro di lui da parte dei tifosi olandesi. Fatto già successo nell'unico precedente tra le due squadre in Europa League nella stagione 2014/2015. In quell’occasione, nella sfida dell’Olimpico, fu l'Uefa direttamente ad aprire un'inchiesta sul Feyenoord, visto che i fan avevano lanciato una banana gonfiabile contro Gervinho, allora in maglia giallorossa. Gli olandesi provarono a giustificarsi presentando anche un ricorso, ma restò il gesto assolutamente da condannare.

 

L’incredibile difesa del Feyenoord di allora

Resta dunque da capire se l’Uefa agirà e se interpreterà il gesto come razzista. Qualche anno fa, il Feyenoord tentò di difendersi dicendo che tutto ciò fa parte delle attività ludiche dei propri tifosi, che portano allo stadio banane gonfiabili come palloni giganti da strada: "È una tradizione che abbiamo dagli anni ’80", affermarono senza però convincere la Uefa. L’oggetto fu poi rimosso dal quarto uomo e l’arbitro andò verso le panchine delle due squadre intimando lo stop del match in caso di ulteriori episodi di razzismo. Nella ripresa la partita fu comunque sospesa per 17 minuti ma a causa di altri oggetti lanciati in campo.

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