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Carlo Ancelotti, "tradito da una talpa": doppio gioco nello spogliatoio del Real, come lo hanno fregato

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Carlo Ancelotti è salito sul tetto dell’Europa calcistica per la quarta volta in carriera, la seconda con il Real Madrid. Doveva essere una stagione di transizione, di ricostruzione e invece con “Carletto” i Blancos hanno centrato l’accoppiata campionato-Champions League, quest’ultima vinta facendo fuori tutte le principali rivali, ovvero in ordine Psg, Chelsea e Manchester City.

 

 

C’è però un caso irrisolto all’interno dello spogliatoio dei campioni d’Europa. Il classico “spione”, la “talpa” che per tutta la stagione ha violato le sacre regole non scritte dello spogliatoio, spifferando spesso alla stampa notizie che facevano saltare la pre-tattica. Non che l’effetto sorpresa sia poi così rilevante, ma sarà comunque stato fastidioso per Ancelotti e il suo staff sapere che qualcuno all’interno della squadra faceva trapelare alcune notizie, come quelle relative alla formazione da schierare con un certo anticipo. Dato che risalire alla talpa è difficilissimo, quasi impossibile - e infatti ancora oggi al Real non sanno chi sia - a un certo punto i Blancos hanno teso una trappola allo “spione”.

 

 

Come? Alla vigilia della partita con il Getafe lo staff tecnico ritardò il più possibile la comunicazione dei convocati e dei titolari, dopodiché cambiò strategia. In rete la caccia alla talpa è stata lunga ma infruttuosa. A un certo punto qualche tifoso ha incolpato Isco, calciatore in scadenza di contratto. Il diretto interessato aveva però smentito pubblicamente: “Non posso essere io che non sono stato convocato e non ho partecipato al colloquio tecnico. Vai a diffondere il tuo odio altrove”.

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