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Serie A, rivoluzione in tv: come vedere tutte le partite con un solo decoder

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Benedetta Vitetta
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 A dieci giorni esatti dal fischio d'inizio della Serie A, arriva una certezza per milioni di appassionati di calcio: la svolta per i diritti tv della massima serie. Che porta con sé pure un gran sospiro di sollievo per diversi milioni di tifosi visti i tanti fermi immagine e problemi di visione avuti da Dazn lo scorso campionato. È infatti saltata l'esclusiva, pattuita lo scorso anno, tra TimVision e Dazn. Cosa che a questo punto consentirà all'app della società di streaming britannica di poter essere visibile anche attraverso altri set top box e non soltanto quello di Tim. Guidata oggi in Italia dall'ex manager Tim, Stefano Azzi, Dazn resterà comunque «l'unico titolare dei diritti tv di Serie A» ha tenuto a precisare di recente il top manager, ma d'ora in avanti potrà essere vista da molti più clienti e tifosi di pallone. E ormai è certa l'intesa raggiunta con il colosso Sky: ieri sera è arrivato il definitivo disco verde al via all'operazione fra il cda della compagnia telefonica e l'operatore di streaming britannico, che erano chiamati a modificare il contratto in essere. Come già previsto, l'accordo è stato sancito prima del 13 agosto, giorno della prima giornata del campionato 2022/23 che, quindi, quest' anno si potrà vedere sia su Dazn sia su Sky: che non si limiterà a trasmettere più solo 3 partite a settimane, ma tutta la Serie A.

 

 


STOP ALL'ESCLUSIVA L'accordo tra Dazn e Sky permetterà infatti di portare l'app di Dazn sul dispositivo SkyQ, nonché sui canali interni all'intera piattaforma. In questo modo gli abbonati potranno vedere il campionato di Serie A utilizzando un unico decoder. Per vedere le partite servirà dunque l'abbonamento oltre che a Sky anche a Dazn, che resta il player principale, avendo acquistato i diritti per tutte le 380 gare del campionato di serie A fino al giugno 2024. Tornando all'accordo raggiunto tra Tim e Dazn, questo si tradurrà in un notevole sconto rispetto alla cifra iniziale pattuita: si ipotizza che da 410 milioni dovrebbe scendere a 320 milioni di euro più altre fee, con appunto la perdita dell'esclusiva. 

 

 

Ma al tifoso da salotto cosa costerà vedere il campionato? Al momento l'offerta più competitiva resta quella targata TimVision, con attivazione gratuita fino al 31 agosto e che dal 1 settembre diventa 19,99 euro per 12 mesi per poi passare a 29.99 euro. Il pacchetto prevede l'intera Serie A e B, tutta la Champions League ad eccezione delle partite in esclusiva (16) su Amazon Prime, l'Europa League, film e serie tv. In alternativa c'è Dazn che propone due offerte: la Standard a 29,90 euro che permette di guardare in contemporanea gli eventi live trasmessi o i contenuti on demand su due dispositivi registrati purché entrambi siano connessi alla rete internet della stessa abitazione (cavo o wi-fi: fibra, xDSL, FWA), e la Plus da 39,90 euro con cui si possono guardare partite e contenuti su due dispositivi anche se connessi da reti diverse. Ci sono poi i due pacchetti SkyQ: a 19,90 euro al mese (Sky tv+ calcio) e a 35,90 euro al mese (Sky tv+ calcio+sport). «Grazie all'accordo i costi dei contenuti del calcio potranno essere sostenuti da più piattaforme», dice l'ad di Tim, Pietro Labriola, mentre Stefano Azzi, numero uno di Dazn Italia conferma: «Siamo pronti a diventare la prima destinazione sportiva per i tifosi».

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