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Porto-Inter, Bergomi fuori controllo: com'è ridotto a fine partita

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Le parole di Beppe Bergomi durante la telecronaca di Porto-Inter hanno scatenato più di una polemica. Nei minuti finali di partita, infatti, l’ex bandiera nerazzurra si è lasciata andare con più trasporto del solito perché la squadra di Simone Inzaghi stava soffrendo ed è stato lui stesso ad ammetterlo in collegamento da Oporto con lo studio di Sky Sport: ”Uno pensa che più va avanti con l'età e meglio gestisce le emozioni, ma oggi ho capito che non è così”, ha detto commosso. Per poi aggiungere: “Si è visto il senso d'appartenenza del gruppo, di una squadra che fuori casa aveva sempre preso gol e oggi invece ha tirato fuori la prestazione — aggiunge l’ex difensore — Di sofferenza, ma veramente bravi…".

Sui social reazioni contrastanti
Sempre nel post-partita lo Zio si è espresso così: "Per la telecronaca gli ultimi minuti sono stati una gran sofferenza — aggiunge Bergomi — Quando le partite si allungano così devi saper resistere nei momenti cruciali: le parate di Onana, i salvataggi di Dumfries e Darmian sono le situazioni che mi hanno maggiormente esaltato. Per inseguire i sogni devi fare tanta fatica e oggi l'Inter l'ha fatto, riuscendoci”. Sui social, subito, si è aperto un dibattito ma è evidente la differenza dei toni tra chi giudica il commento di Bergomi. Da una parte i tifosi interisti, entusiasti per i toni dello Zio che spesso aveva anche criticato i nerazzurri in questa stagione. Dall'altra tutti gli altri, che hanno trovato eccessivo il modo di raccontare la fase finale del match da parte del commentatore di Sky con urla e un eccessivo pathos per i nerazzurri.


Bergomi: “Se Milan-Inter ai quarti non faccio la telecronaca”
Infine, Beppe Bergomi sulla possibilità di poter raccontare un derby di Milano ai quarti di finale di Champions League ha risposto in maniera chiara: "Se viene fuori quello al sorteggio, la telecronaca non la faccio… — conclude — Quel tipo di partita è sempre difficile da vivere e dico che spererei in un altro sorteggio, così mi dice anche qualche amico milanista che mi ha scritto".


 

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