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Juventus inguaia Roma, esplode la bomba Spinazzola-Pellegrini

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Anche la Roma è finita nel mirino degli investigatori per il caso plusvalenze. I pm di piazzale Clodio si stanno occupando di un fascicolo corposo che riguarda lo scambio con la Juventus tra Luca Pellegrini e Leonardo Spinazzola: l’affare è stato concluso a ridosso del 30 giugno 2019, data non casuale che coincide con la chiusura dei bilanci. In particolare alcune intercettazioni hanno insospettito i militari della Guardia di Finanza: su tutte una che riguarda una conversazione tra Federico Cherubini e Stefano Bertola, rispettivamente direttore sportivo ed ex direttore finanziario della Juve. 

 

 

“È stato il mio oggetto di discussione con Fabio (Paratici, ndr) tante volte - le dichiarazioni di Cherubini - perché io dicevo... è vero che oggi faremo meno 40 ma così facendo io so già che andiamo dal presidente, diciamo che non si può fa. Fermiamo questa emorragia... cioè, hai attivato una modalità lecita ma l’hai spinta troppo, perché poi hai creato”. La replica di Bertola: “Un fuori giri”. Cherubini conferma: “Hai fatto un fuori giri! È una coda lunghissima... e che ti ha portato a fare delle operazioni... che altrimenti in un contesto di normalità non puoi fare. Spinazzola–Pellegrini non puoi farlo!”.

 

 

La vicenda si è conclusa con la Juve che ha iscritto a bilancio una plusvalenza, dato che Spinazzola è stato ceduto alla Roma per 29,5 milioni. Contestualmente il club giallorosso ha ceduto Pellegrini per 22 milioni, realizzando un’altra plusvalenza sospetta. L’inchiesta dei pm di piazzale Clodio punta a verificare se anche la Roma ha commesso degli illeciti. 

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