Mancini, "dimissioni non irrevocabili". Bomba dalla Figc: forse...
Cosa c'è dietro l'addio di Roberto Mancini alla Nazionale? L'ormai ex ct, che si è dimesso inviando una mail via Pec alla Figc, ha parlato di "scelta personale", restando molto sul vago. Una incertezza che contribuisce ad alimentare le voci più disparate: una mega-offerta dall'Arabia Saudita, per allenare la nazionale locale, 40 milioni di euro a stagione utili a convincere il mister jesino a sposare "il progetto tecnico" e abbandonare gli azzurri a pochi giorni dal via delle qualificazioni a Euro 2024. Altri ipotizzano che il ciclo del Mancio, virtualmente finito con la mancata qualificazione a Qatar 2022, sia stato picconato con il giro di nuove nomine della Federcalcio.
Dopo l'addio di Vialli... Dimissioni Mancini, così il dramma ha cambiato tutto
Appena una settimana fa il ct era stato "promosso" supercoordinatore delle selezioni azzurre, ma evidentemente la mossa del presidente Gabriele Gravina (che Mancini ha ringraziato pubblicamente, come da prassi) invece di convincere il tecnico artefice della vittoria a Euro 2021 in Inghilterra lo ha allontanato da Coverciano. Forse, spiega Paolo Condò su Repubblica, Mancini non ha digerito l'addio di alcuni suoi stretti collaboratori, tra cui il vice Chicco Evani, la goccia che ha fatto traballare il vaso umanamente già colmo dopo la tragica morte di Gianluca Vialli, ex team manager della Nazionale ma soprattutto amico di una vita.
Ma c'è di più. Secondo il Corriere dello Sport (il cui direttore Ivan Zazzaroni è storicamente molto vicino al Mancio), le dimissioni del ct non sarebbero state irrevocabili. "Si è dimesso, pensando invano di sollecitare la mossa o il rilancio di Gravina e della Federazione, gli stessi che lo avevano protetto e difeso dopo l'eliminazione dal Mondiale 2022 - si legge -. Bonus finiti nel gelo, decisione shock. Prevaleva l'irritazione (è un eufemismo) per i tempi e le motivazioni, non comprese, a una settimana dalle pre-convocazioni per la doppia sfida europea con Macedonia (9 settembre) e Ucraina (12). Un terremoto azzurro. Le dimissioni sono state accettate". Non è dato sapere in cosa consistesse il "rilancio" auspicato da Mancini, tanto che in Federcalcio "sono convinti che un'offerta in arrivo dall'Arabia Saudita o da un grande club lo abbia spinto verso il divorzio".