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Ciclismo, Gavazzi positivo alla cocaina

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Il velocista pizzicato per la terza volta lo scorso 31 marzo

Roberto Amaglio
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La cocaina torna a fare il suo ingresso prepotentente nel mondo dello sport. Il ciclista della Csf Colnago Mattia Gavazzi, 26 anni, è stato di nuovo trovato positivo alla cocaina in un controllo effettuato il 31 marzo al termine della cronoscalata di apertura al Colle Gallo della Settimana Lombarda. Per il figlio d'arte del grande Pierino si tratta purtroppo di un ritorno nel tunnel: già in due occasioni, infatti, il velocista bresciano era scivolato sulla stessa sostanza, prima da Junior quando correva per la Biringhello, poi nel 2004 da Dilettante con la maglia della Resine Ragnoli. In attesa delle controanalisi (se confermeranno l'esito Gavazzi sarà radiato a vita), sia la squadra che l'Uci hanno sospeso il corridore, anche se mai come in questo caso non si può parlare di doping, bensì di una debolezza personale: le sue ottimistiche dichiarazioni di tre anni fa (quando dichiarò alla Gazzetta dello Sport di aver sconfitto la cocaina con la bici) non hanno trovato riscontro nei fatti. In pratica, anche se il ragazzo dovrà quasi certamente attaccare la bicicletta al chiodo, la vera gara per lui inizia solo ora: di fronte a sé ha uno degli avversari più duri che si possa trovare; starà a Gavazzi battezzare la ruota giusta per vincere il suo sprint più importante.

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