Di grandissimi tennisti Goran Ivanisevic ne ha visti tanti da giocatore, in giro per gli slam, e allenati tanti da coach. Ma come Jannik Sinner, forse, nessuno. Di sicuro, spiega il croato, in questo momento non ha rivali. E anche Carlos Alcaraz è costretto a guardarlo da mezzo gradino sotto.
Alla vigilia di Wimbledon, l'attuale allenatore di Tsitsipas aveva fatto un pronostico un po' controcorrente: il grande favorito per la vittoria era l'altoatesino, anche se lo spagnolo veniva da due trionfi di fila sull'erba inglese e soprattutto dalla grande rimonta al Roland Garros proprio contro l'italiano. Una botta psicologica non indifferente. Unico a potersela giocare con loro, Nole Djokovic.
"È stata una finale a senso unico - riflette ora Ivanisevic, vincitore di Wimbledon nel 2001, intervistato da Nova Tv alla vigilia del torneo di Umago -, Sinner è stato migliore e, secondo me, al momento è un giocatore leggermente più forte di Alcaraz. I due sono cinque spanne sopra tutti gli altri. L'unico che potrebbe essere in grado di competere con loro è Novak Djokovic, ma gli altri non hanno alcuna possibilità"
"Quando non sei al 100% con Sinner, e anche quando lo sei, non hai molte possibilità - prosegue Goran -. Pensavo che Novak potesse farcela, ma sfortunatamente non era ancora pronto. Djokovic è il più grande tennista di tutti i tempi, ma quello che stanno facendo questi due è un altro livello di tennis". Quindi, quella che sembra quasi una sportivissima bandiera bianca: "Sinner è migliore, più solido. Non so che tattica adotterei contro di lui, ha la risposta a tutto. Ritorna, recupera le forze e vince il torneo".