Più che sollievo per una vittoria data per scontata da tutti alla vigilia ma arrivata solo nel finale, il ct azzurro Gennaro Gattuso saluta il 2-0 dell'Italia in casa della Moldova con grande amarezza. Anzi, con rabbia. "Quello che ho sentito oggi è una vergogna, non lo accetto", tuona il mister riferendosi alla contestazioen scatenata dagli ultras italiani al 73', sul risultato ancora fermo sullo 0-0. Corni di scherno verso i giocatori, invitati ad "andare a lavorare".
"Io ho visto un'Italia che ha giocato e loro non hanno mai tirato in porta: non esistono partite facili, se siete rimasti all'11-1 (della Norvegia ai Moldavi) non è un problema mio. Io sono molto soddisfatto, andiamo avanti. - esordisce Gattuso -. Piuttosto è una vergogna la contestazione dei tifosi, mi dispiace quello che ho sentito oggi. Non è il momento di dire ai giocatori di andare a lavorare: bisogna stare uniti, perché la squadra sta combattendo in campo con le difficoltà e sentire 500 tifosi che contestano fuori casa non lo accetto".
La squadra "sperimentale", con in campo tante seconde linee, non ha funzionato al meglio. Retegui e Pio Esposito, dopo le difficoltà palesate da Scamacca e Raspadori, hanno cambiato il match. "Mettendo 11 giocatori nuovi dal primo minuto oggi pensavo che potevamo pure perderla: quando cambi così tanto... Invece chapeau", si complimenta con i suoi Gattuso, che chiude con un pizzico di polemica sulla formula di qualificazione. "Il record di sei partite vinte dall'Italia? Dovete chiederlo a chi fa i gironi e le regole - punge -. Nel 1990 e 1994 c'erano due africane, adesso sono 8... Non è una polemica, ma ai nostri tempi la migliore seconda andava direttamente ai Mondiali. Le difficoltà ci sono e lo sappiamo bene".
Domenica sera ci sarà a San Siro la Norvegia schiacciasassi, che ha vinto 4-1 contro l'Estonia segnando 4 reti in 12 minuti a inizio secondo tempo. Poi per gli azzurri saranno dunque playoff. I terzi di fila, con i primi due finiti malissimo e Italia fuori dai Mondiali nel 2018 e nel 2022. "Battere la Norvegia (che all'andata ci ha travolto 3-0, ndr) aumenterebbe l'autostima. Siamo stati non abbastanza ma ci andiamo a conquistare quello che è nostro obiettivo, sono molto soddisfatto. Al Meazza "un po' di emozione ci sarà ma dobbiamo stare vicino ai ragazzi senza rammarico. Se chiudiamo con una grande prestazione contro la Norvegia significa solo che siamo stati sfortunati e che il regolamento ci ha penalizzato".