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Volare sull'acqua

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In Italia è l'ora del kitesurf

Albina Perri
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Sta a metà tra lo sport e lo spettacolo e sta prendendo sempre più piede anche in Italia, raccogliendo appassionati e praticanti affascinati dal senso di libertà che sa comunicare. E' il kitesurf: lasciarsi trascinare dal vento trainati da un aquilone e con i piedi su una tavola da surf. Uno scenario ideale non poteva che essere il lago di Lecco. Fino al 6 luglio a Colico i campioni intenazionali si sfidano tra salti ed acrobazie al FIAT Freestyle Team Kitesurf Pro World Tour, unica tappa italiana della Coppa del Mondo. Il kiteboard  (disciplina che si sta diffondendo tra i giovani in maniera incredibilmente rapida) nasce dall'unione tra il surf e un aquilone (kite o ala) manovrato mediante una barra di controllo collegata ad esso con dei cavi lunghi e sottili e può essere usato sia sulle onde (wavestyle) sia sull'acqua piatta (wakestyle). Tre le specialità in programma: il Freestyle, dove sarà premiata l'inventiva degli atleti; l'Hang Time, dove a garantirsi il gradino più alto del podio sarà l'atleta che più di tutti riuscirà a stare in aria; lo Speed Cross, dove la velocità su acqua fa la differenza. Tra gli italiani, gli occhi vanno puntati su Stefano Maselli, il migliore dei nostri nella tappa dello scorso anno, ed Eric Volpe, il giovane pugliese che un anno fa si è classificato al quinto posto bella categoria Freestyle. Tra gli stranieri spiccano i nomi dello statunitense Jessi Richman, del dominicano Ariel Corniel e del francese Antoine Auriol.

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