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Dritto e Rovescio, la giovane islamica scappata dalla famiglia di fondamentalisti: "Abusi da mio fratello"

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Ha lasciato tutti senza parole la storia di una ragazza musulmana, Masuma, che ieri sera era in collegamento da Ferrara con Paolo Del Debbio a Dritto e Rovescio su Rete 4. La giovane ha raccontato di essere arrivata in Italia dal Bangladesh con la famiglia a a 6 anni: "All'inizio eravamo una famiglia felice come tutti, il declino è iniziato quando i miei genitori sono venuti a sapere che mia sorella aveva una relazione con un ragazzo italiano. Non l'hanno accettato, l'hanno presa a botte e mia sorella poi è scappata di casa". Una vicenda molto simile a quella di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa e forse uccisa dai familiari per essersi opposta a un matrimonio combinato.

 

 

 

"Da quell'episodio lì ci sono state varie violenze in casa, anche abusi, che ho subito io dai miei fratelli. Nel 2011 ho chiamato i carabinieri perché per l'ennesima volta mio fratello stava picchiando mia mamma e quindi non ho retto - ha continuato Masuma ai microfoni di Dritto e Rovescio -. Per quella chiamata però poi mio fratello mi ha accoltellato alla schiena e alla testa". La ragazza ha spiegato comunque di essere stata fortunata perché dopo poco tempo è intervenuta l'assistente sociale che l'ha portata via.

 

 

 

"Per due anni sono stata in una comunità e poi ho iniziato un percorso di affido con una famiglia, che è quella attuale", ha raccontato Masuma, per la quale però l'ultimo periodo non è stato per niente facile: "Ho avuto varie crisi, perché non riuscivo a capire se avevo fatto la scelta giusta. Poi sono venuta a sapere che a 18 anni avrei avuto il rientro in famiglia e il mondo mi è crollato addosso perché non volevo ritornare lì dove avrei risubito violenze e abusi e anche un matrimonio forzato deciso dai miei genitori. Quindi ho tentato il suicidio e poi ho iniziato un percorso di cura da una psicanalista che mi ha salvato la vita".

 

 

 

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