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Quarant'anni fa terminava la Sts-1, prima missione dello Shuttle

di TMNews giovedì 15 aprile 2021
2' di lettura

Milano, 15 apr. (askanews) - "Devo portarlo nell'hangar, Joe"? "Gli diamo prima una spolverata".

Con questa battuta tra il comandante dello Space Shuttle Columbia, John Young e il capcom della Nasa, Joe Allen, il 14 aprile del 1981 si concludeva sulla pista polverosa della base aerea di Edwards, nel deserto del Mojave, in California (Usa) la missione spaziale Sts-1, il primo volo in assoluto di uno Space Shuttle.

Era la prima volta che un'astronave dopo essere stata nello Spazio rientrava sulla Terra, planando come un aliante, senza motore, pronta per essere utilizzata per un nuovo volo. Ai comandi del Columbia, un veterano d'eccellenza, John Young unico comandante di Shuttle ad aver anche camminato sulla Luna (con l'Apollo 16). Al suo fianco, il pilota Robert Crippen, al suo primo volo. Furono loro i pionieri che aprirono la strada all'era dei voli spaziali con veicoli riutilizzabili.

La missione Sts-1 era cominciata poco meno di 3 giorni prima, il 12 aprile del 1981, 20esimo anniversario del primo volo nello Spazio di Juri Gagarin. Young e Crippen volarono con il Columbia per 2 giorni, 6 ore, 20 minuti e 53 secondi, percorrendo oltre un milione e 600mila Km e 36 orbite attorno alla Terra.

In orbita aprirono la cargo bay e testarono per la prima volta tutti i sistemi di controllo della navetta spaziale che, dopo quel volo, andò altre 27 volte nello Spazio prima di rimanere distrutta, il primo febbraio del 2003, in un tragico incidente al rientro nell'atmosfera terrestre, uccidendo tutti e 7 gli uomini dell'equipaggio.

Una curiosità, nel primo volo Young e Crippen avevano dei sedili eiettabili, tipo quelli dei jet, da usare in caso di problemi che, però, dopo la quarta missione furono tolti perché ritenuti inutili e troppo ingombranti.

In tutto furono costruiti 5 Shuttle più un prototipo per i soli test di volo atmosferico, l'Enterprise: 2 esemplarli, Columbia e Challenger sono andati distrutti, gli altri, dopo il pensionamento nel 2011, si trovano in diversi musei negli Stati Uniti.

-> Ups da Video Pino

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Presidente Messico: bene allentamento dazi su case automobilistiche

Roma, 30 apr. (askanews) - La presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha accolto con favore l'allentamento dei dazi sulle case automobilistiche da parte del collega statunitense Donald Trump, affermando che si tratta di un passo avanti negli sforzi per evitare una guerra commerciale. "Questa è una buona notizia", ha affermato Sheinbaum, il cui Paese è considerato uno dei più esposti ai dazi sulle importazioni di Trump, nella sua conferenza stampa mattutina.

"Nuovamente c'è un riconoscimento del valore dell'accordo commerciale Messico-Stati Uniti-Canada - ha detto la presidente - ciò che è stato pubblicato a marzo per le aziende automobilistiche aveva già dato al Messico un vantaggio competitivo; da ciò che è stato pubblicato ieri (29 aprile, ndr), ne deriva un ulteriore vantaggio competitivo, quindi è comunque un vantaggio per il nostro Paese. Ovviamente, stiamo ancora cercando maggiori vantaggi e maggiore chiarezza per poter conoscere i vantaggi pubblicati ieri".

"Ieri è uscito il dato sulla crescita del Pil del Paese nel primo trimestre. Ricorderete che stavo per dire, o meglio, le agenzie lo dicevano, tutti lo dicevano, che ci sarebbe stata una caduta o che saremmo entrati in recessione". Invece, ha sottolineato Scheinbaum, "c'è crescita".

"Ovviamente vogliamo di più, però di fronte alla situazione dei dazi, alla situazione di incertezza in cui in tutti questi mesi si è mossa l'economia mondiale a causa del nuovo quadro deciso dal presidente Trump, o imposto dal presidente Trump, questa è una buona notizia".

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Il museo come opera d'arte, il Correr di Carlo Scarpa

Venezia, 30 apr. (askanews) - Il Museo Correr di Venezia vive della visione allestitiva di Carlo Scarpa, della sua capacità di creare spazi contemporanei all'interno dei quali ospitare capolavori antichi, come il "Cristo morto sostenuto dagli angeli" di Antonello da Messina oppure le due "Dame veneziane" di Carpaccio. Ora, per mettere ancora più in luce il valore degli interventi dell'architetto e la sua eredità verso il futuro del museo, è stata allestita nella Sala delle quattro porte la mostra "Il Correr di Carlo Scarpa".

"Abbiamo cercato - ha detto ad askanews Mariacristina Gribaudi, presidente della Fondazione Musei Civici Venezia - di avere di nuovo Carlo Scarpa tra di noi, che era un uomo visionario, era un uomo ancora totalmente presente. Tutto il museo Correr, il primo e il secondo piano parlano di Carlo Scarpa. Quindi da parte nostra c'è stato proprio questo desiderio di poterlo riportare nel museo e spiegare tutte le attività che ha fatto e il suo modo di pensare, soprattutto alle nuove generazioni".

La mostra propone una restituzione dell'architettura e degli arredi scarpiani del Correr, attraverso fotografie d'epoca dell'Archivio Fotografico MUVE ed esemplari originali degli oggetti di design creati da Scarpa per il museo: vetrine e teche, il famoso cavalletto, supporti, snodi e incastri. Che osservati oggi fanno capire quanto l'allestimento sia esso stesso opera d'arte. "Non è mai un elemento esterno - ha aggiunto la presidente Gribaudi - ma fa parte del museo stesso, fa parte dell'opera, si fonde nell'opera con questa capacità di adattamento che noi troviamo meravigliosa e che proprio emerge in ogni angolo e in ogni sala del Museo Correr".

L'obiettivo del progetto è il recupero filologico mediante restauro o manutenzione di quanto conservato: al primo piano, alcune sale modificate nel tempo, con il ripristino di vari elementi museografici originali; al secondo piano, l'intero apparato allestitivo ancora pressoché integro e, viene da dire, ormai parte essenziale della stessa identità del Correr.

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Putin riceve il regista americano Oliver Stone

Roma, 30 apr. (askanews) - Il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato il regista americano Oliver Stone, da tempo suo simpatizzante, dopo il suo discorso al forum patriottico giovanile "Znanie" a Mosca, dedicato alle imminenti celebrazioni nazionali dell'80esimo anniversario della vittoria dell'Unione Sovietica sulla Germania nazista nella Seconda Guerra Mondiale.

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Mattarella: "Oggi come ieri le Forze Armate in missione per la pace"

Roma, 30 apr. (askanews) - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale una rappresentanza delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma, nella ricorrenza dell'80esimo anniversario della Liberazione.

"La storia delle forze armate è ispirata al servizio del bene comune che trova radice nella Costituzione, i valori di umanità, spirito di servizio e senso del dovere testimoniati con la Resistenza e la Liberazione e oggi testimoniati nelle tante missioni di pace e di stabilità. Oggi come ieri ai nostri militari è affidato da governo e dal Parlamento il compito di proiettare quei valori del tempo in patria e nel mondo con professionalità e umanità. Quasi 8mila militari italiani - soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri - sono oggi impegnati in teatri operativi internazionali, volto contemporaneo di quella stessa volontà di contribuire alla costruzione della pace, della libertà e della comprensione tra i popoli che ispirò il 25 aprile", ha detto Mattarella nel corso del suo intervento al Quirinale.

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