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Enrico Letta lascia la Camera: "No a polarizzazione ed estremismi"

di TMNews venerdì 20 dicembre 2024
2' di lettura

Roma, 20 dic. (askanews) - Intervenendo in aula alla Camera per chiedere di "votare a favore delle mie dimissioni di deputato per tornare alla mia vita professionale e accademica", Enrico Letta ha rivolto "un pensiero di profondo ringraziamento verso tutta l'assemblea, verso il presidente della Camera Lorenzo Fontana, a tutti i dipendenti a partire dal segretario generale. Un ringraziamento speciale ai colleghi e ai dipendenti del gruppo Pd di cui ho avuto l'alto onore di essere segretario, in particolare a Elly Schlein che mi ha succeduto nel difficile - quanto difficile lo so solo io - e impervio compito di segretario del Pd".

"Non inseguiamo il peggio che la polarizzazione estrema sta da tempo sviluppando nelle democrazie europee ed occidentali. Polarizzazione ed estremismo, disprezzo reciproco, disconoscimenti del ruolo degli uni e degli altri, insulti e fake news, un panorama da incubo che fa del male a tutte l'Europa e all'Italia", proseguito Letta nel suo discorso di addio all'aula.

"Se amiamo la democrazia abbiamo bisogno gli uni degli altri, abbiamo bisogno di immettere nuovo ossigeno e nuova linfa in continuazione, abbiamo bisogno di favorire il rinnovamento e rendere i cittadini liberi di scegliere, abbiamo bisogno di non aver paura né della stampa libera né del rapporto tra poteri indipendenti garantito dalla Costituzione. Dobbiamo riconoscere che sono importanti i nostri, ma che i nostri senza gli altri semplicemente non esistono", ha aggiunto.

"La democrazia parlamentare - ha sottolineato Letta - è l'ossigeno della nostra vita comune. È dalla frontiera dell'Europa che oggi riceviamo le immagini più intense di chi anela a vivere la nostra democrazia e i valori della nostra convivenza europea, di chi per quei valori è disposto ai sacrifici più estremi. Quello che ho vissuto nei tanti anni in quest'aula è che dagli altri e con gli altri, che compongono questa sovranità popolare, si impara e si cresce, con gli altri si serve insieme lo straordinario e unico paese che è l'Italia. Averlo servito in quest'aula è stato il più grande onore della mia vita".

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La Spd approva accordo di coalizione e apre la strada al governo Merz

Roma, 30 apr. (askanews) - Il partito socialdemocratico tedesco ha approvato l'accordo con l'Unione conservatrice CDU/CSU del futuro cancelliere Friedrich Merz. L'annuncio apre la strada all'insediamento del governo di coalizione di Merz martedì 6 maggio, con il co-presidente della SPD Lars Klingbeil che diventerà ministro delle Finanze e vice-cancelliere.

"E su proposta mia e di Saskia Esken, il comitato esecutivo ha oggi incaricato Lars Klingbeil di assumere il ruolo di vice cancelliere e di entrare nel nuovo governo come ministro federale delle Finanze. Gli è stato inoltre conferito all'unanimità l'incarico di formare questa squadra di governo nei prossimi giorni, fino al 5 maggio", ha sottolineato il segretario della SPD, Matthias Miersch.

Sono stati l'84,6% degli iscritti ad approvare l'accordo di coalizione con l'Unione Cdu-Csu.

"Sì, c'è scetticismo e ci sono ancora domande senza risposta. Dimostreremo, attraverso l'azione del governo, che questo scetticismo può essere superato, e anche coloro che ora hanno votato 'no' capiranno alla fine che valeva la pena unirsi a questo governo e lottare per i valori socialdemocratici fondamentali", ha sottolineato Miersch.

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Il ministro degli Esteri russo Lavrov in visita a Santo Domingo

Santo Domingo, 30 apr. (askanews) - Il ministro degli Esteri della Repubblica Dominicana, Roberto Alvarez, accoglie il suo collega russo, Sergei Lavrov, presso il Ministero degli Affari Esteri a Santo Domingo.

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Giorgia Faraoni: con Eva ho imparato la forza di reagire

Roma, 30 apr. (askanews) - Dopo la presentazione alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Alice nella città e il passaggio al Santa Barbara International Film Festival e al Festival di Barcellona, arriva nelle sale come evento il 5, 6 e 7 maggio "L'origine del mondo", esordio al lungometraggio di Rossella Inglese.

Protagonista la 19enne Eva, legata al 45enne Bruno (Fabrizio Rongione) da un tragico destino: la ragazza provoca involontariamente un incidente in cui muore la moglie dell'uomo. Avvicinandosi a lui, nascondendogli la verità, riuscirà a curare le sue ferite, così come farà lui, fino a che saranno costretti a fare i conti con quanto accaduto e con la sofferenza, ma per loro sarà un nuovo inizio.

A interpetare la protagonista è la giovane Giorgia Faraoni: "Appena ho letto la sceneggiatura, ho giudicato molto Eva. Non la capivo totalmente, non capivo tutte quelle scelte, sbagliate sicuramente, però volevo dargli una mia purezza e una mia spiegazione pratica. Quindi ho lavorato molto sullo studio psicologico della protagonista e poi mi ha lasciato tanto, molto più di quello che pensavo perché, appunto, nonostante la vita ti metta davanti a molte sfide, l'importante, ed è quello che mi ha insegnato Eva, è reagire. Quindi in un modo o nell'altro, giusto o sbagliato che sia, l'importante è muoversi, fare cose, creare caos per riportare tutto in un nuovo ordine. E quindi mi ha sicuramente insegnato la forza di reagire".

Il film è un viaggio emotivo in due solitudini, parla di sofferenza, colpa e perdono e affronta anche il tema del revenge porn. Ma c'è un messaggio finale di speranza: "La sua scelta è di non scappare più, crescere, diventare donna, prendersi le proprie responsabilità e quindi c'è una speranza, c'è una luce alla fine".

Giorgia Faraoni aveva già interpretato Eva nel corto omonimo della stessa regista, presentato alla Settimana della critica alla Mostra di Venezia. L'attrice veneta ha iniziato a recitare cinque anni fa da autodidatta e questo personaggio, ha raccontato, un po' come la recitazione, è stato per lei terapeutico. "Fin da subito ho cercato un punto in comune con lei e l'ho trovato appunto nel dolore, anche perché appunto io quando recito mi piace mettere qualcosa di me, perché fondamentalmente recito per me stessa, per curare le mie ferite, per conoscermi, per migliorarmi e quindi l'aver trovato un punto così forte con lei in comune nel dolore è servito anche a me per le mie ferite, mie cicatrici. Quindi mi ha insegnato tanto, mi dato tanta forza".

E sul revenge porn, da cui parte il film: "Anche se è raccontato solo all'inizio, poi tutto il fulcro era la relazione tra di noi, è importante non dimenticarsi da dove è partito tutto e quanta sofferenza magari per un atto inconsciente si può causare perché veramente si sentono tante persone che arrivano a togliersi la vita".

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Casa Keats-Shelley celebra 300 anni della Scalinata Trinità dei Monti

Roma, 30 apr. (askanews) - La Scalinata di Trinità dei Monti compie 300 anni e la Casa di Keats-Shelley a piazza di Spagna, che fa da quinta al celebre monumento, li festeggia con la mostra "The Spanish Steps, Revisited". Dall'1 maggio all'1 novembre la casa-museo offre infatti l'opportunità di ripercorrere l'iter della progettazione della celebre scalinata realizzata da Francesco De Sanctis, attraverso progetti, disegni, incisioni di architetti come Giacomo Della Porta, Bernini, Plautilla Bricci. E nelle stanze dell'ultima dimora di John Keats espone allo stesso tempo le opere di 23 artisti contemporanei, chiamati a reinterpretare a loro modo la scalinata che congiunge la Chiesa della SS. Trinità dei Monti e Piazza di Spagna.

Il curatore Luca Caddia ha spiegato: "Nella sezione storica mostriamo i progetti non realizzati che dalla metà del '500 al primo quarto del '700 sono stati presentati alle autorità capitoline e al re di Francia, e tutti gli apparati effimeri che avevano in qualche modo interessato il pendìo del Pincio, soprattutto nella seconda metà del Seicento".

E tra i quadri, i manoscritti, gli oggetti dei poeti britannici e i progetti del passato si inseriscono le opere realizzati per questa mostra da artisti contemporanei come Elisabetta Benassi, Stefano Arienti, Elena Bellantoni, Alfredo Pirri, Cesare Pietroiusti, Margherita Morgantin, T-yong Chung. Ognuno di loro ha trascorso del tempo nella Casa-museo, punto di osservazione privilegiato della Scalinata, come ha spiegato il curatore Fulvio Chimento: "La mostra per la parte contemporanea, questo secondo me è l'aspetto molto interessante, è un brainstorming, è un dialogo orizzontale, alla luce del sole, di una serie di possibilità di intervento sulla scalinata, per rendere vivo e pulsante questo luogo".

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