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Manovra, Manfredi (Anci): "Negoziamo con il governo per le risorse"

di TMNews mercoledì 12 novembre 2025
1' di lettura

Bologna, 12 nov. (askanews) - Anci sta negoziando con il governo per ottenere maggiori risorse nella manovra di bilancio, in particolare per affrontare le emergenze casa, sanità di prossimità e trasporti, temi che i sindaci registrano quotidianamente come bisogni primari dei cittadini. Lo ha affermato il presidente nazionale di Anci, Gaetano Manfredi, a margine della cerimonia d'apertura dell'Assemblea a Bologna.

"Sicuramente questa è una manovra molto conservativa, però è chiaro che noi dobbiamo dare delle risposte a quelli che sono i bisogni primari dei cittadini che noi registriamo tutti i giorni, parlando con loro per le strade e incontrandoli - ha spiegato Manfredi -. Quindi io credo che ci voglia uno sforzo aggiuntivo. Bisogna trovare anche risorse aggiuntive per affrontare i temi della casa, i temi della sanità di prossimità, dei trasporti, anche discutendo con l'Europa".

"La virtuosità di bilancio è un parametro molto importante - ha proseguito il presidente di Anci - ma si deve sposare poi anche con l'erogazione di quelli che sono dei servizi della quotidianità che noi non possiamo non garantire".

"In realtà noi stiamo negoziando le risorse, ci auguriamo che ci sia una spinta significativa - ha aggiunto Manfredi - il tema della casa, per esempio, richiede un piano straordinario che non riguarda solo i comuni, riguarda le Regioni, il governo nazionale, l'Europa. Ci sono dei problemi urgenti a cui noi dobbiamo dare risposta. Questo è quello che chiedono i cittadini, noi li rappresentiamo".

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"Ci sono analisi, problemi, come sull'utilizzo dei beni congelati dei russi - ha spiegato Tajani -, non è che siamo contrari, diciamo soltanto che deve esserci una base giuridica e non dobbiamo commettere degli errori, sono valutazioni che devono assolutamente essere fatte per fare le cose nella maniera più giusta".

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Milano Cortina, presentate le uniformi per volontari e personale Giochi

Milano, 12 nov. (askanews) - È il blu il colore prevalente sulle uniformi ufficiali che saranno indossate dai volontari e dal personale durante i Giochi olimpici e paralimpici invernali di Milano Cortina 2026, in totale più di 25.000 persone. Sono state realizzate in collaborazione con Salomon, premium partner del Comitato Organizzatore, e svelate stasera durante una serata organizzata nell'ex magazzino ferroviario della stazione di Porta Genova, trasformato in spazio per eventi. Sulla parte pettorale della giacca principale, così come sulle maniche, è presente un inserto dai profili geometrici di tinte tra il celeste, il bianco e il giallo che sembra richiamare il ghiaccio e la montagna.

Sviluppato in 18 mesi dal team di fondazione Milano Cortina 2026 e dal Centro di Design di Annecy di Salomon, il progetto ha coinvolto oltre 50 esperti, designer, ingegneri e tecnici, per creare 17 elementi interconnessi, adatti a ogni ruolo e condizione climatica. In totale sono stati prodotti più di 400.000 pezzi. Ciascun volontario riceverà un kit completo, progettato per garantire funzionalità massima in ogni contesto operativo, dalle piste di montagna alle arene in città. Le uniformi sono state ideate per due ambienti principali - città e montagna - ciascuno con l'obiettivo di garantire equilibrio tra protezione, comodità e visibilità.

"Le uniformi sono molto più di un semplice abbigliamento: rappresentano design, stile e funzionalità. Saranno i nostri volontari e lo staff, con la loro passione ed entusiasmo, a donare a questi capi un significato unico ed eccezionale. I Giochi di Milano Cortina 2026 sono la sintesi perfetta dell'unione, capaci di legare territori, culture e comunità. Per questo, anche le uniformi sono il frutto di un autentico lavoro collettivo. Insieme a Salomon, abbiamo realizzato un progetto che andrà ben oltre le caratteristiche tecniche di questi capi: le uniformi trasmetteranno un profondo senso di coesione, appartenenza e spirito di squadra. L'immagine delle volontarie, dei volontari e della workforce dei Giochi, resterà viva nella memoria di chi vivrà l'evento, diventando parte integrante della storia che Milano Cortina 2026 racconterà al mondo" ha commentato l'amministratore delegato di Milano Cortina 2026, Andrea Varnier.

Le divise degli atleti erano state presentate a maggio e sono state realizzate da Giorgio Armani.

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Parolin inaugura a Roma il poliambulatorio Giovanni Paolo I

Roma, 12 nov. (askanews) - Una struttura moderna, accogliente e altamente specializzata nella cura di minori e adulti con disturbi della sfera cognitiva e del comportamento o disabilità fisiche, sensoriali e psichiche, che si pone l'obiettivo di realizzare una presa in carico degli assistiti e delle loro famiglie. E' il nuovo centro riabilitativo Giovanni Paolo I, ufficialmente inaugurato a Roma in zona Romanina e gestito dalla cooperativa sociale Medihospes, aderente al Consorzio La Cascina. A presenziare all'evento il presidente del Consiglio della Regione Lazio, Antonello Aurigemma, e il segretario di Stato del Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, presidente della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I.

Svelata la targa all'ingresso del poliambulatorio, insieme ad alcuni bambini del Centro Riabilitativo, Parolin ha officiato la cerimonia di benedizione.

L'equipe di neurologi, psicologi, neuropsichiatri infantili, logopedisti, coordinati dalla dottoressa Daniela Di Venanzio, si prenderanno cura di oltre 900 famiglie a settimana nei circa 256 mq di cui è composto l'edificio: nove studi e una palestra per trattamenti in regime ambulatoriale e riabilitativo destinati a pazienti con autismo o DSA, disabilità cognitivo comportamentale e disabilità complessa (sensoriale, motoria), patologie neurodegenerative.

Luigi Grimaldi, direttore dello Sviluppo per la Medihospes, ha sottolineato l'importanza di mantenere alta l'attenzione sui bisogni delle persone che si rivolgeranno al centro con fiducia, realizzando migliori condizioni di vita per gli assistiti e per le loro famiglie:

Oltre alla psicoterapia individuale, alla riabilitazione cognitiva e motoria, al supporto genitoriale e alle consulenze specialistiche integrate, punti di forza del Centro Giovanni Paolo I sono i tempi rapidi di risposta con presa in carico in pochi giorni, la gratuità delle prime consulenze, la centralità del rapporto assistito-famiglia, la continuità terapeutica garantita nel tempo e l'integrazione con scuola, territorio e servizi sociali. Integrazione volta all'attenzione verso i più fragili, che è propria dell'attività capillare di Medihospes nella città di Roma.

In occasione dell'inaugurazione, la cooperativa sociale aderente al Consorzio La Cascina ha diffuso la sua ultima infografica sul tema dei disturbi del neurosviluppo (ASD, ADHD, DSA) in Italia e, più specificatamente, a Roma. La maggior accuratezza nelle diagnosi e l'aumentata sensibilità di famiglie e scuola verso le forme di autismo o dei disturbi del comportamento e dell'apprendimento, ha consentito a Medihospes di registrare un aumento di utenza del 20% negli ultimi cinque anni. Secondo i dati raccolti dalla cooperativa, un bambino su 77 avrebbe ricevuto una diagnosi di disturbo dello spettro autistico: in soli cinque anni i casi sarebbero raddoppiati con oltre 7.000 bambini fra i sette e i nove anni presi in carico. Nel Lazio i centri attivi sono solamente 118 con lunghi tempi di attesa, difficoltà di accesso e continuità terapeutica. Da qui la centralità e l'importanza del nuovo centro di riabilitazione Giovanni Paolo I, soprattutto in una zona di Roma particolarmente popolosa.

"Abbiamo deciso di intitolare il poliambulatorio alla memoria di Giovanni Paolo I perché la nostra storia è intimamente legata a questo Papa - ha spiegato Emilio Roussier Fusco, amministratore delegato del Consorzio La Cascina a cui aderisce Medihospes - nel 1978 la nostra avventura iniziò anche grazie a una significativa donazione: un assegno di 70mila lire da parte dell'allora Cardinale Albino Luciani, Patriarca di Venezia, che in quello stesso anno venne eletto Pontefice con il nome di Giovanni Paolo I. Papa Luciani, oggi Beato, informato dalla nipote Lina Petri, allora universitaria di medicina alla Cattolica di Roma, volle infatti esprimere la sua piena solidarietà all'opera compiuta dal gruppo di giovani universitari intenti a preparare pasti per i propri colleghi fuori sede".

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Valditara a opposizione: "Sfruttate femminicidi", è caos alla Camera

Roma, 12 nov. (askanews) - Caos nell'Aula della Camera dopo l'intervento ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara che ha accusato l'opposizione di aver "sfruttato un tema così delicato come quello dei femminicidi", durante la discussione alla Camera sulle disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico sull'educazione sessuale-affettiva.

"Noi abbiamo previsto per la prima volta, non lo avete fatto voi, ad educare alle relazioni e a educare rispetto verso la donna e più in generale educare all'empatia relazionale ed affettiva. Che cos'è questo se non educare all'affettività? La vera affettività, quella positiva, quella delle relazioni e abbiamo anche inserito l'educare al contrasto della violenza di genere, qualsiasi violenza di genere - ha detto il ministro - è dunque falso quello che voi avete affermato e devo dire che sono indignato perché se è stato sfruttato un tema così delicato come quello dei femminicidi, sono indignato che voi abbiate detto che questa legge impedisce la lotta contro i femminicidi. Voi lo avete affermato: vergognatevi!".

A queste parole è scoppiato il caos, con la vicepresidente Anna Ascani che ha più volte richiamato all'ordine sia l'opposizione che la maggioranza per calmare gli animi.

Valditara ha poi ripreso la parola, spiegando: "Sono il primo a ritenere che il dibattito non debba esser svelenito da polemiche e toni forti, voglio chiarire che le mie affermazioni non avevano un carattere personale, erano affermazioni politiche legate a una accusa precisa, vi invito a riavvolgere il nastro e a sentire cosa ho effettivamente detto".

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