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Sport Film Festival, il direttore: "Cresce valore e partecipazione"

di TMNews martedì 2 dicembre 2025
2' di lettura

Milano, 2 dic. (askanews) -Si è conclusa a Castellammare di Stabia la quarta edizione dell'International Sport Film Festival, una settimana che ha unito cinema, sport e impegno sociale in un programma ricco di proiezioni, incontri e partecipazione da parte di scuole, atleti, professionisti e pubblico.

"La quarta edizione dell'International Sport Film Festival - spiega il direttore del Festival Nicola D'Auria - è stata l'edizione dei grandi numeri e della grande qualità. Grandi numeri rappresentati da 250 film in concorso, dagli oltre 50 paesi rappresentati e dai tanti eventi che sono stati realizzati e anche dalla grande qualità sia dei progetti cinematografici in concorso che per gli eventi".

"Abbiamo avuto - prosegue - un importante evento contro la violenza sulle donne, grazie anche al Consiglio degli dell'ordine degli avvocati di Torre Annunziata, della Commissione Pari opportunità e con presenze di istituzioni giuridiche molto importanti, come la presidente del tribunale di Torre Annunziata, la dottoressa Ceppaluni".

"Poi abbiamo avuto un importante congresso della Federazione Italiana di Atletica Leggera, la Federazione più importante in questo momento dal punto di vista sportivo e che più ha vinto negli ultimi tre o quattro anni. Abbiamo avuto l'allenatore della nazionale Antonio La Torre e Sandro Donati, grande responsabile scientifico nazionale e internazionale per quanto concerne la Federazione Italiana di Atletica Leggera. Abbiamo dato un premio come il Campania World a Gianluca Vitiello, che con il suo "Noi non siamo napoletani", ha rappresentato la Regione Campania in Italia e nel mondo con un bellissimo progetto e un bellissimo documentario. Non ci resta - conclude D'Auria - che dare l'appuntamento alla prossima edizione".

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Lo ha sottolineato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un messaggio inviato in occasione dell'assemblea generale 2025 di Alis (Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile).

"Governo e imprese - ha aggiunto Meloni - devono remare insieme per migliorare il benessere di famiglie e cittadini e per rafforzare l'Italia come attore primario sulla scena internazionale, quindi grazie davvero ancora per il vostro lavoro, grazie per il vostro contributo".

"Avete saputo far dialogare imprese e istituzioni e anche grazie a questa collaborazione tra pubblico e privato l'Italia ha saputo affrontare anni complessi senza fermarsi. Il nostro compito è garantire che questa collaborazione si sviluppi in un quadro normativo favorevole".

Meloni ha osservato come "negli ultimi anni tensioni e conflitti geopolitici hanno certamente inciso sulle catene di approvvigionamento, sui costi della logistica, eppure il vostro comparto ha reagito con forza e il governo ha scelto di sostenere chi come voi non si è arreso e ha continuato a produrre valore. È un impegno che ci tengo a ribadire anche oggi" ha detto Meloni.

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La messa del Papa a Beirut: "Libano rialzati e sii profezia di pace"

Beirut, 2 dic. (askanews) -Decine di migliaia di fedeli libanesi, circa 150mila secondo le autorità locali, si sono radunati nella grande spianata del lungomare di Beirut per partecipare alla messa di Papa Leone XIV, momento clou della visita in Libano, dopo la preghiera al porto e l'incontro con i familiari delle vittime della tragica esplosione del 2020. Nelle prime file, presenti le autorità libanesi e il presidente della Repubblica, il cristiano maronita Joseph Aoun.

Il Pontefice è arrivato in Papamobile, accolto con calore al suo passaggio tra la folla. Durante la celebrazione, forte l'appello, rivolto anche ai leader presenti, a "disarmare i cuori", "far cadere le corazze delle chiusure etniche e politiche", con l'invito ad "aprire le confessioni religiose all'incontro reciproco". "Risvegliamo nel nostro intimo il sogno di un Libano unito, dove trionfino la pace e la giustizia, dove tutti possano riconoscersi fratelli e sorelle" ha detto Leone.

Parole di incoraggiamento e di speranza quelle pronunciate dal Papa nella messa che di fatto chiude il suo primo viaggio apostolico fuori dall'Italia. Quella del Libano, ha riconosciuto Prevost, è una realtà "oscurata da tanti problemi". E ha lanciato un messaggio che riguarda tutto il Medio Oriente, martoriato dalle guerre.

"Questo è il sogno a voi affidato, è ciò che il Dio della pace mette nelle vostre mani. Libano, rialzati! Sii casa di giustizia e di fraternità! Sii profezia di pace per tutto il Levante!" ha detto. I fedeli lo hanno atteso a lungo. "Siamo venuti qui felici di partecipare a questa messa con il Papa affinché potesse portare gioia, pace e speranza nei nostri cuori. La abbiamo già, ma lui sta rafforzando la speranza dentro di noi" ha detto una donna. "Speriamo che porti la pace in questo bellissimo Paese che ospita tutte le religioni e le sette. Lo imploriamo. Speriamo che porti pace e speranza" ha detto un'altra.

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Venezuela, Maduro sfida gli Usa: "Resterò qui per sempre"

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Il raduno arriva dopo l'ultimatum telefonico del 21 novembre: durante quella conversazione, il presidente statunitense Donald Trump aveva dato a Maduro tempo fino al 28 novembre per lasciare il Paese con la famiglia. Caracas ha definito tale richiesta un atto di pressione "coloniale".

"Ho cattive notizie per l'impero e ottime notizie per il popolo - ha detto il presidente del Venezuela - non è un uomo. Non è Maduro: è un popolo eccezionale, disposto a lottare per questa patria negli anni a venire."

Il presidente ha poi espresso la sua ferma decisione di restare al potere: "Qui mi ha lasciato Chàvez, qui mi avete posto voi in tre elezioni, e qui resterò per servire il popolo per sempre, per sempre, forever, forever. Per costruire una patria bella."

Maduro, ballando e sventolando la bandiera venezuelana, ha chiuso il comizio assicurando ai suoi sostenitori che "il Venezuela è nato per vincere". "Noi vogliamo la pace - ha insistito -a una pace fondata su sovranità, uguaglianza, libertà. Non una pace da schiavi, né quella delle colonie".

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