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Putin: se l'Europa desidera la guerra, noi siamo pronti fin da ora

di TMNews martedì 2 dicembre 2025
1' di lettura

Roma, 2 dic. (askanews) - Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia è "pronta" alla guerra se l'Europa la vorrà, accusando l'Ue di cercare di ostacolare un accordo sul conflitto in Ucraina.

"Non abbiamo intenzione di entrare in guerra con l'Europa, ma se l'Europa improvvisamente lo volesse e iniziassese, noi siamo pronti fin da ora", ha dichiarato Putin prima dei colloqui con l'inviato statunitense Steve Witkoff e il genero del presidente Donald Trump, Jared Kushner arrivati a Mosca. "Non ci possono essere dubbi al riguardo" ha ribadito il presidente russo.

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Papa: il ruolo dell'Europa importante nei negoziati di pace in Ucraina

Milano, 2 dic. (askanews) - A bordo dell'aereo papale, Leone XIV ha parlato del conflitto tra Ucraina e Russia affermando che "la presenza dell'Europa è importante" nei negoziati di pace tra Ucraina, Russia e Stati Uniti. "È chiaro che, da un lato, il Presidente degli Stati Uniti ritiene di poter promuovere un piano di pace che, almeno in un primo moneto, non prevedeva la partecipazione europea. Tuttavia, la presenza dell'Europa è importante, e questa proposta iniziale è stata modificata, soprattutto alla luce delle dichiarazioni rilasciate dall'Europa", ha detto il pontefice. "Potrei suggerire che la Santa Sede possa incoraggiare questo tipo di mediazione e di cercare insieme una soluzione che possa davvero offrire una pace giusta, in questo caso in Ucraina", ha concluso Leone XIV.

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Amazon, il primo magazzino italiano ora è il cuore dei resi

Castel San Giovanni (PC), 2 dic. (askanews) - Qui è dove i pacchi tornano indietro. Non per essere dimenticati, ma per rinascere. Siamo a Castel San Giovanni, nel piacentino, dove Amazon ha appena completato una trasformazione radicale: il suo primo magazzino italiano, quello da cui tutto è partito nel 2011, oggi è diventato il cuore dei resi per l'intero Paese. Un cambio di pelle che racconta molto di come sta evolvendo l'e-commerce.

"MXP5 è il primo sito lanciato dall'azienda in Italia, nel lontano 2011 - spiega Fabio Procopio, responsabile del Centro resi Amazon di Castel San Giovanni -. Negli anni ha svolto un ruolo estremamente importante per la crescita dell'azienda. Recentemente, anche perché soffriva di tecnologie vetuste rispetto ai magazzini lanciati più recentemente, si è riconvertito per effettuare attività estremamente importanti per il business. Non ultima, proprio quest'anno, appunto, la conversione completa a centro resi italiano. Da qualche mese gestiamo tutti i resi clienti Italia proprio in questo magazzino".

Un unico centro per gestire tutto. E i numeri parlano chiaro: 1.300 dipendenti a tempo indeterminato, un investimento che radica Amazon in questo territorio. Oltre 25 miliardi di euro investiti in Italia dal 2010, di cui più di 4 solo nell'ultimo anno. "Il fattore uomo è sempre stato centrale in questa azienda - precisa Procopio -. La tecnologia è sempre stata un supporto alle nostre attività, per rendere più efficiente quello che facciamo e permettere ai nostri operatori di fare attività più a valore aggiunto, riducendo invece attività ripetitive o che possono essere più onerose per l'operatore stesso".

La sfida, qui, è duplice: gestire i resi al meglio, certo, ma anche farli diminuire. Come? Con l'intelligenza artificiale, foto più dettagliate, video, recensioni. L'obiettivo è aiutare il cliente a scegliere bene la prima volta. E centralizzare tutto in un unico hub significa anche meno chilometri, camion sempre pieni, meno emissioni. "Cerchiamo di dare quanto possibile nuova vita ai prodotti che vengono resi dai nostri clienti - conclude il responsabile del Centro resi Amazon di Castel San Giovanni -. La stragrande maggioranza di quello che gestiamo in questo magazzino torna in vendita come nuovo. Il secondo grande gruppo è di prodotti usati, tramite Amazon Seconda Mano. E soltanto in maniera residuale provvediamo a cessione a liquidatori o donazioni. L'estrema ratio, che è veramente minima, è quella del riciclo".

Meno resi, e quelli che arrivano tornano in circolo. In un mondo dove restituire un pacco è diventato un gesto quasi automatico, qui provano a invertire la rotta.

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Zelensky: porre fine alla guerra davvero, non solo una tregua

Milano, 2 dic. (askanews) - "Gli Stati Uniti stanno adottando misure serie per porre fine alla guerra in un modo o nell'altro. E il nostro compito, e sono certo che sia un compito comune a tutti noi in Europa, è porre fine davvero alla guerra, non solo ottenere una tregua nelle ostilità. È necessaria una pace dignitosa. Perché ciò accada davvero, tutti devono essere dalla parte della pace".

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Scuola, Toscana individua accorpamenti ma li sospende

Roma, 2 dic. (askanews) - "La Regione Toscana con profondo senso istituzionale abbiamo deciso di rispettare una norma che non condividiamo e che abbiamo avversato convintamente fin dall'inizio. Abbiamo chiesto ai territori, alle conferenze zonali, alle province di mandarci l'elenco degli istituti scolastici da accorpare e quindi purtroppo i tagli da fare, ma abbiamo scelto abbiamo deliberato proprio ieri nell'ultima seduta di giunta di sospendere, appunto, questi accorpamenti in attesa delle sentenze che arriveranno dai ricorsi che abbiamo nuovamente presentato". Lo ha detto, rispondendo ai giornalisti, l'assessore della Regione Toscana, alla Scuola, Alessandra Nardini.

"Ricordo - ha aggiunto - il ricorso principalmente al Presidente della Repubblica, ma anche quello alla Corte Costituzionale. Ricordo che la Toscana aveva già presentato anche un precedente ricorso sempre alla Corte e anche uno al TAR del Lazio che purtroppo però in quel caso non avevano avuto l'esito sperato o auspicato"

"Noi continuiamo a ritenere sbagliato tagliare sulla scuola, chiediamo che il governo torni indietro su questo e chiediamo anche che vengano rivisti i numeri dei tagli perché a nostro avviso, visti i numeri reali della popolazione studentesca, questi tagli sono assolutamente ingiusti e in numero superiori, comunque, a quelli che, nel caso, avremmo dovuto fare. Quindi noi chiediamo, appunto, di rivederli e chiediamo di tornare indietro totalmente su questa scelta", ha concluso Nardini.

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