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G20, la sfida in mondovisione di Vladimir Putin a Donald Trump: in Argentina finisce male

Il presidente russo Vladimir Putin e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman che si danno "il cinque" è l'immagine simbolo dell'apertura dei lavori del G20 di Buenos Aires, in Argentina. Il 33enne Salman è stato visto chiacchierare con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump e la figlia Ivanka e ha stretto la mano al presidente francese, Emmanuel Macron. Ma la stretta di mano più calorosa, accompagnata da ampi sorrisi, è stata proprio quella con Putin. Il primo ministro britannico Theresa May, da parte sua, ha annunciato che avrà un incontro con il principe saudita a margine del vertice, per discutere della vicenda di Jamal Khashoggi, il giornalista ucciso al consolato saudita di Istanbul, e dell'offensiva militare di Riad nello Yemen. "I sauditi devono garantire che le loro indagini siano complete, credibili, trasparenti, che siano fiduciosi nel risultato, e che i responsabili siano chiamati a renderne conto", ha detto May a Sky News. Anche da Washington le accuse a Bin Salman sono state dure e circostanziate: ecco perché il gesto di grande affetto di Putin al principe suona come una sfida alla Casa Bianca, per di più in mondovisione. Anche Macron ha annunciato ai giornalisti che con Salman avrebbe "senza dubbio" menzionato la morte di Khashoggi, mentre il presidente Trump, in una dichiarazione prima del summit, ha ricordato l'importanza dell'Arabia Saudita nella regione, anche per la sua ostilità nei confronti dell'Iran.

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