Sull'orlo della guerra

Iran, Netanyahu minaccia: "Se colpirete Israele, risposta estremamente potente e clamorosa"

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Giulio Bucchi

"Se Israele sarà colpito la nostra risposta sarà clamorosa". Israele scende in campo nella crisi militare in Medio Oriente che nella notte ha segnato una nuova tragica accelerazione: l'Iran ha iniziato l'operazione Soleimani Martire, con raid contro le basi militari americani in Iraq. Secondo Teheran i soldati statunitensi uccisi sarebbero 80, ma Donald Trump professa tranquillità ("Fin qui, tutto bene") e soprattutto non ci sono conferme sull'entità dell'attacco. Leggi anche: "Non contiamo niente, aspettiamoci morti". Iran, Feltri teme tragiche conseguenze per l'Italia Il premier israeliano Benyamin Netanyahu però ha convocato il Consiglio di difesa e intanto minaccia l'Iran: "Noi teniamo duro di fronte a chi vorrebbe annientarci. Chiunque cercherà di colpirci riceverà a sua volta un colpo estremamente potente". Soleimani, ricorda il leader israeliano, "era responsabile della morte di numerosissimi innocenti" e ha contribuito, secondo il premier, a destabilizzare diversi Paesi. "Israele si schiera completamente dalla parte degli Stati Uniti", ha ribadito. Da Teheran, l'ayatollah Ali Khamenei però soffia sul fuoco dell'orgoglio dei pasdaran: "La notte scorsa, li abbiamo schiaffeggiati. Quando si arriva a un confronto, l'azione militare di questo tipo non è sufficiente".