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Ursula von der Leyen, la promessa: "Vaccinato il 70% della popolazione Ue entro l'estate"

“La campagna di vaccinazione in Europa ha preso velocità in molti luoghi. Nel complesso, da dicembre 26 milioni di dosi sono state consegnate. e oltre 60 milioni di persone sono state vaccinate e lavoreremo a fondo in modo tale da raggiungere il nostro obiettivo, cioè entro l'estate vaccinare il 70% della popolazione in Europa”. Così la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen intervenendo alla sessione plenaria del Parlamento europeo in merito allo stato di avanzamento della strategia di vaccinazione COVID-19 dell'UE. La von der Leyen fa anche autocritica: “Non siamo ancora arrivati là dove vorremmo essere. Siamo arrivati in ritardo con le autorizzazioni, siamo stati troppo ottimisti per quanto riguarda la produzione di massa, e forse siamo stati un po' troppo sicuri del fatto che le quantità ordinate sarebbero state consegnate in tempo utile. Dovremmo chiederci perché è successo questo e quali insegnamenti possiamo trarne. Prima di tutto però vorrei partire dai tre elementi di cui sono profondamente convinta che abbiamo agito correttamente. Noi europei abbiamo fatto bene ad agire in modo solidale e a ordinare insieme i vaccini. Non voglio nemmeno immaginare cosa sarebbe successo se alcuni grandi Stati membri si fossero garantiti le vaccinazioni e tutti gli altri fossero rimasti a mani vuote. Cosa avrebbe comportato questo per il nostro mercato interno e per l'unità dell'Europa? Sarebbe stata una cosa insensata sul piano economico e sarebbe stata anche la fine della nostra comunità”, spiega rivendicando alla fine con orgoglio il lavoro fatto.

"Abbiamo scelto di non fare scorciatoie in materia di sicurezza o di efficacia. Ci assumiamo pienamente la responsabilità di tale scelta. Non c'è alcun compromesso da fare quando si tratta di inoculare una sostanza biologicamente attiva in una persona in buona salute. E per questo motivo ci basiamo sulla procedura di controllo dell’EMA, l'Agenzia europea per i medicinali. E ciò significa che per l’approvazione sono necessarie circa 3-4 settimane in più. Questo tempo supplementare però è un investimento essenziale per garantire la fiducia e la sicurezza”, conclude infine accennando ai ritardi sull'approvazione dei vari vaccini.

Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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