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Franco Bechis: la nuova beffa milionaria di Banca Etruria ai suoi obbligazionisti truffati

Anche la nuova Banca Etruria non si differenzia molto dalla vecchia portata al disastro dal consiglio di amministrazione in cui era vicepresidente Pier Luigi Boschi, papà di Maria Elena, ministro del governo di Matteo Renzi. Anche ora c'è un fatto che perpetua quella ingiustizia nei confronti dei risparmiatori e rende diversa dalle altre fin dalla sua nascita pure la nuova Banca Etruria. Quel fatto ha un nome preciso: Banca Lecchese. Faceva parte del gruppo Banca Etruria fino a poco più di due settimane fa, ed era consolidata in bilancio, essendo una partecipazione di maggioranza assoluta (54,212% del capitale). Il 18 dicembre è stata venduta al fondo di investimento internazionale Oaktree, che cercava lo sbarco nel credito italiano e lo ha trovato prendendo una piccola banca in una zona di Italia (la provincia di Lecco) fra le più ricche e interessanti. La nuova Banca Etruria dovrebbe avere incassato dalla vendita ad Oaktree fra 10 e 15 milioni di euro. Quella somma però non è finita nelle casse della bad bank in liquidazione che dovrebbe garantire con quello che può (assai poco) i vari creditori da soddisfare, risparmiatori compresi, ma nei conti della nuova banca di Bertola e Nicastro, già ripulita di tutti i debiti e le sofferenze dal decreto di risoluzione del governo Renzi, per la sua vendita "pulita" a un grosso gruppo bancario. quel che è accaduto - dovuto ai decreti del governo - è una nuova ingiustizia e beffa per azionisti e risparmiatori che hanno perso tutto. Lo è due volte. Perché è con i soldi dei beffati che nel 2008 la vecchia Banca popolare dell'Etruria aveva acquistato la maggioranza della Banca Lecchese. Quindi ad azionisti (e negli anni successivi pure agli obbligazionisti subordinati) sono stati chiesti i soldi per acquistare e poi per rafforzare la Lecchese, e ora che azioni e obbligazioni sono state annullate dal decreto sulla risoluzione, la Lecchese viene venduta e i 10-15 milioni che si ricavano invece di finire nelle tasche di chi si era svenato per comprarla, finiscono nella nuova banca ripulita a favore di chi ora si se la prenderà (un affarone). È l'ultimo schiaffo incredibilmente dato a quei risparmiatori e sottoscrittori che continuano ad essere presi in giro da tutti. di Franco Bechis

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