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"NON SIAMO CHARLIE": passerelle e distinguo in Italia

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Ignazio Stagno

Anche la fiaccolata di giovedì 8 gennaio in piazza Farnese non è riuscita a fare dire agli italiani- cristiani, laici, mussulmani, "Noi siamo Charlie". In piazza la solita paserella dei vip della politica e del sindacato, e troppi distinguo. Ecco una carrellata. Da Marco Pannella a prezzemolo Maurizio Landini. Dalla forzista Deborah Bergamini al deputato di Sel, Nicola Fratoianni che se la prende in questo momento con le politiche occidentali. Risultato: una brava giovane ragazza islamica che straparla su Bin Laden e George W. Bush che mangiavano insieme, e sui soldi- non la religione- che sarebbero la vera causa del terrorismo. Mentre Libero saluta qui le vittime dell'olocausto di Parigi, alla fine una speranza: le parole- manifesto sulla democrazia di un esule islamico pakistano che è venuto in Italia perchè qui è possibile esercitare la sua professione: giornalista. Ha aperto un quotidiano in lingua araba. E l'ha chiamato "Libertà". Grazie di Brunella Bolloli e Franco Bechis